Nuove tasse e regole su soldi in regalo, prestiti, donazioni tra genitori, figli, parenti in base recente sentenza

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove tasse e regole su soldi in regalo,

Cosa cambia tra donazioni e prestiti tra genitori, figli, parenti e cosa prevede in merito una nuova importante sentenza: ultime novità

Quali sono le nuove regole su donazioni e prestiti tra genitori, figli, parenti e implicazioni fiscali dopo nuova importante sentenza? Effettuare donazioni e prestiti tra genitori, figli e parenti non è certo un atto illegale né tanto meno vietato. 

E’ possibile, infatti, effettuare donazioni o fare prestiti quando e in qualsiasi modo si voglia a patto, però, di rispettare sempre regole specifiche previste dalle leggi in vigore e a cui si aggiunge anche una recente nuova sentenza. Vediamo cosa prevede.

  • Donazioni e prestiti tra genitori, figli e parenti come fare 
  • Nuova sentenza importante su donazioni e prestiti tra genitori, figli, parenti e implicazioni fiscali

Donazioni e prestiti tra genitori, figli e parenti come fare e nuova sentenza importante

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, quando si effettua una donazione tra genitori, figli e parenti si deve sempre rispettare la cosiddetta quota legittima, percentuale di eredità di un soggetto spettante a tutti gli eredi legittima una volta defunto chi effettua la donazione.

Se, infatti, la donazione viene effettuata secondo le quote di legittima previste dalla legge e con apposito atto pubblico di un notaio, non sempre obbligatorio, per esempio per donazioni di soldi di modico valore, ma sempre consigliato, non c’è alcun problema e le implicazioni fiscali derivano dal pagamento delle singole imposte relative ai beni donati, diverse a seconda che si tratti di beni mobili o immobili, e dal pagamento dell’imposta sulle donazioni.

Precisiamo, infatti, che se le donazioni di soldi modico valore possono essere stipulate con scrittura privata o anche verbalmente, è invece obbligatorio l’atto del notaio per le donazioni di immobili o di beni mobili di non modico valore.

Le imposte che si pagano sulle donazioni si pagano solo se i beni donati superano determinate soglie di valore e prevedono diverse aliquote di calcolo per il pagamento che sono del:

  • 4% per coniuge e parenti in linea retta, per una franchigia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario, per cui l’imposta solo se la donazione di denaro supera un milione di euro o il valore dell’immobile o degli immobili donati supera un milione di euro;
  • 6% per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, e affini in linea collaterale fino al terzo grado, per una franchigia di 100 mila euro per ogni fratello o sorella;
  • 8% nei confronti degli altri soggetti.
Se il destinatario della donazione è un soggetto portatore di handicap grave la franchigia per il pagamento dell’imposta sulle donazioni si alza a 1,5 milioni di euro.

Se non rispetta la quota legittima per una donazione tra genitori, figli e parenti, alla morte di chi ha effettuato la donazione, quest'ultima può essere impugnata dagli altri eredi cui è stata lesa la quota spettante di eredità legittima. 

Passando al prestito tra genitori, figli e parenti, il consiglio per prestare soldi in maniera corretta è sempre quello di fare una scrittura privata che, una volta redatta, deve essere registrata, versando l’imposta di bollo di 16 euro per ogni 4 facciate del contratto di finanziamento e l’imposta di registro pari al 3% del finanziamento.

Se, poi, il prestito è garantito con una fideiussione, bisogna pagare l’imposta di registro pari allo 0,50% dell’importo garantito, mentre se la garanzia è sotto forma di iscrizione dell’ipoteca su un immobile, bisogna pagare il 2% dell’importo garantito, sempre a titolo di imposta di registro.

Generalmente, per un prestito di soldi tra genitori, figli e parenti si ricorre al prestito infruttifero, che è una tipologia di prestito tra privati cui che solitamente si sceglie per prestare soldi a figli o altri parenti e che prevede la restituzione dei soldi prestati o in un'unica soluzione o a rate ma senza alcun tasso di interesse. 

Nuova sentenza importante su donazioni e prestiti tra genitori, figli, parenti e implicazioni fiscali

Una nuova importante recente sentenza della Corte di Cassazione si è espressa sulla distinzione tra prestiti e donazioni tra genitori, figli e parenti, indicando come distinguerli e le relative implicazioni fiscali.

Partendo da come distinguere una donazione o un prestito tra genitori, figli e parenti, secondo la Cassazione, se non si può dimostrare l’esistenza di un prestito o di una donazione, spetta al giudice presumere che un trasferimento di soldi tra genitori, figli e parenti sia avvenuto sotto forma di prestito. 

Se, invece, vengono trasferiti soldi come donazione, spetta a chi ha ricevuto la donazione e ne sostiene l’esistenza fornire prove della stessa. Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, in mancanza di prove, i soldi devono essere restituiti.

Se, però, il trasferimento di soldi avviene come prestito, si presume fruttifero, quindi con interessi, a meno che la controparte non dimostri che il prestito sia stato deciso senza interessi, e gli interessi si calcolano generalmente su saggio legale fissato trimestralmente dal Mef.

Con particolare riferimento ai soldi prestati o donati tra coniugi, non si può mai pretenderne la restituzione se la cifra rientra nella cosiddetta solidarietà familiare ma se supera tale soglia, allora i soldi, se richiesti, devono essere restituiti come fossero stati dati in prestito. In caso contrario, spetta all’ex coniuge dimostrare che il trasferimento di soldi è avvenuto per donazione e non per prestito.

Le implicazioni fiscali che scaturiscono da un prestito o una donazione tra genitori, figli e parenti restano quelle fissate dalla legge in vigore per pagamento delle relative imposte previste.