Nuovi controlli possibili su conto corrente cointestato 2023 Agenzie Entrate

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovi controlli possibili su conto corre

Conto corrente cointestato, nuovi controlli

Nuovi controlli possibili su conto corrente cointestato 2023 Agenzie Entrate

Procedere al controllo di conti correnti cointestati è adesso più facile. Anche se il pensiero comune voleva che il livello di verifiche fosse già arrivato il tempo massimo, ecco che una recentissima sentenza della Corte di Cassazione allarga il perimetro d'azione del fisco che può andare muoversi con maggiore facilità nell'ambito dei propri poteri di accertamento.

In particolare l'Agenzia delle entrate può procedere con maggiore agilità a tutti gli accertamenti in caso di operazioni sospette.

Non solo nel caso dei conti correnti intestati ai singoli contribuenti, ma anche per quelli cointestati, anche all'interno della stessa famiglia ovvero a conti correnti bancari intestati a terzi e collegati all'attività del contribuente sotto esame.

Pensiamo ad esempio al caso del conto corrente cointestato tra due soci o due colleghi di lavoro, ma anche tra padre e figlio o comunque tra due persone con un rapporto di parentela.

La lente di ingrandimento può essere puntata sia per l'accertamento dell'Iva e sua in relazione all'accertamento fiscale delle imposte dirette. Vediamo in questo articolo

  • Conto corrente cointestato, nuovi controlli
  • Agenzie entrate e verifiche sui conti correnti

Conto corrente cointestato, nuovi controlli

La questione dei controlli sul conto corrente cointestato è adesso tornata al centro dell'attenzione in seguito all'emanazione di una ordinanza della Corte di Cassazione.

Qui si legge della legittimità delle operazioni di accertamento fiscale su indagini bancarie estese anche ai congiunti del contribuente.

I giudici hanno messo nero su bianco come sia sufficiente il rapporto familiare a giustificare l'attività di verifica su conto corrente cointestato bancario. E se torniamo indietro nel tempo scopriamo l'esistenza di un'altra importante decisione, sempre a firma della Corte di Cassazione.

In quell'occasione, i giudici avevano fissato un altro principio importante perché ha anch'esso un carattere operativo. In buona sostanza aveva sancito la legittimità del sequestro di tutto il conto corrente cointestato, senza troppe distinzione sulle fonti di reddito o di ricavi che lo hanno alimentato.

In pratica, anche se la maggior parte della liquidità deriva dal secondo titolare del conto corrente viene ammesso il sequestro complessivo da parte dell'Agenzia delle entrate con tutte le conseguenze che derivano.

Agenzie entrate e verifiche sui conti correnti

Sotto osservazione nel caso dei conti correnti cointestati finiscono il saldo contabile d'inizio e fine anno insieme all'importo totale di addebiti e accrediti nel corso dell'anno.

Ma non solo perché l'attenzione è puntata pure sui fondi comuni di investimento ovvero il totale del contratto di gestione, l'importo finale delle sottoscrizioni di quote nell'anno e dei rimborsi.

Sotto osservazione anche il controvalore dei titoli rilevato alla fine dell'anno di riferimento e del precedente, così come l'importo totale degli acquisti di titoli, fondi effettuati e disinvestimenti.

Non sfuggono neanche le carte di credito e le carte di debito è passato ai raggi X l'utilizzo del plafond di spesa, l'importo complessivo degli acquisti effettuati e quello delle ricariche o delle carte acquistate.