Come cambiano i controlli anti evasione fiscale e frodi nei confronti dei titolari di Partite Iva: continuano ad aumentare le verifiche fiscali
Quali sono i nuovi controlli su partita ive al via ora che si aggiungono a 2 inediti metodi e strumenti contro evasione fiscale? Mentre il fenomeno dell’evasione fiscale continua ad essere particolarmente diffuso nel nostro Paese, il governo Meloni cerca di correre a nuovi ripari tra nuove sanatorie, rottamazioni e condoni per permettere ai contribuenti di saldare i propri debiti con il Fisco e nuovi sistemi di controllo e accertamento che coinvolgono tutti i cittadini.
In particolare, sono stati rafforzati, attraverso specifiche analisi del rischio, i controlli per verificare il possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi per l’attribuzione del numero di partita Iva, in linea con i criteri Ue, in relazione alla cooperazione amministrativa e alla lotta contro le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto.
In caso di esito negativo dei controlli, deve essere emanato un provvedimento di cessazione della partita Iva e disporre la sua esclusione dalla banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie.
Il provvedimento stabilisce che gli elementi di rischio da riscontrare possono riguardare sia la presenza di criticità nel profilo economico e fiscale del soggetto richiedente sia la carenza o mancanza dei requisiti di imprenditorialità e possono essere relativi sia alla tipologia, sia alle modalità di svolgimento dell’attività e sia alla posizione fiscale del contribuente.
Nel caso di cessazione della partita Iva e irrogazione di una sanzione pari a 3mila euro il soggetto titolare della Partita Iva può richiedere l’attribuzione di un nuovo numero di partita Iva, previo rilascio di una polizza fideiussoria o fideiussione bancaria a favore dell’Amministrazione finanziaria, della durata di tre anni e per un importo, in ogni caso, non inferiore a 50mila euro.
Il primo dei due inediti metodi e strumenti contro evasione fiscale già al via è l’Anonimometro, nuovo sistema per effettuare controlli fiscali che prevede diversi fasi di lavoro e mira a individuare i contribuenti che presentano un elevato rischio fiscale, inteso come il rischio di operare, o aver già operato, in violazione delle norme tributarie, partendo dalla prevenzione, con un controllo più mirato su soggetti a maggiore rischio di evasione fiscale e riducendo costi e impatto amministrativo su cittadini e imprese.
Il nuovo anonimometro si basa sull'incrocio delle informazioni provenienti da diverse fonti. Due sono in particolare i criteri di controllo del nuovo strumento che prevedono, da un lato, l'incrocio dei dati finanziari e dei conti correnti come punto di partenza, collegandosi successivamente con le altre banche dati del Fisco, e dall’altro, il processo contrario.
L’obiettivo è effettuare controlli, valutazioni ed eventuali ulteriori approfondimenti in modo da individuare i soggetti nei confronti dei quali avviare un’attività istruttoria.
Altro nuovo strumento pensato dal Fisco per maggiori controlli è il cosiddetto contraddittorio obbligatorio: si tratta di un passaggio che permette al contribuente di difendersi prima di ricevere un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate ed è un passaggio obbligatorio che le stesse Entrate devono rispettare.
Il contraddittorio obbligatorio deve essere applicato prima dell’emissione di un avviso di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate e in riferimento a tutti gli accertamenti fiscali, indipendentemente dalla tipologia di imposta o dall’ente territoriale coinvolto e per permette al contribuente fornire spiegazioni in merito ad eventuali situazioni fiscali oggetto di accertamenti.
Con il principio di contraddittorio obbligatorio i contribuenti, avendo la possibilità di difendersi e di esporre le proprie motivazioni per eventuali situazione non congrue in anticipo, possono evitare eventuali controversie e ricorsi successivi al giudice.