Vediamo i tempi e i modi con cui l'Europa introdurrà questa tassa più equa basata sull'effettivo utilizzo dell'auto.
In tutta Europa sarà a breve rivoluzionato il bollo auto, non basato più sui kw dell'auto, ma sui chilometri effettivamenti percorsi. Una tassa unica per tutti i cittadini europei che pagheranno il bollo in modo più equo, ovvero in base all'utilizzo dell'auto. Vediamo come funzionerà e quali sono i metodi attuali per risparmiare, gli sconti previsti e le esenzioni del bollo auto italiano.
Quante volte abbiamo sentito dire che l'Unione europea, così come è strutturata e sulla base delle questioni che affronta, non è poi così indispensabile per il buon funzionamento della vita di tutti i giorni? Ecco, questa prospettiva potrebbe presto cambiare perché è in arrivo il bollo europeo a consumo. Si tratta di quell'imposta che va pagata sempre e comunque da tutti gli automobilisti, indipendente dall'utilizzo effettivo o meno del veicolo. In qualche modo è più corretto chiamarla semplicemente tassa di possesso. A ogni modo, alla luce della disparità di norme presenti tra tutti i Paesi europei e considerando la comune necessità di dare un taglio alle emissioni inquinanti, ecco che l'intenzione di Bruxelles è quella di uniformare l'importo da corrispondere ovvero di parametrare il bollo in base ai chilometri percorsi e alla classe d'inquinamento delle auto.
Non si tratta di una idea completamente nuova perché anche dalle nostre parti è da tempo in corso un dibattito sull'opportunità o meno di cambiare le regole del calcolo del bollo auto, anche e soprattutto tenendo conto del livello di inquinamento prodotto. Ma si sa, quando si muove l'Europa va dritta verso il suo obiettivo senza perdersi in troppe chiacchiere. E così, in parallelo all'accensione del semaforo verde sul progetto del telepedaggio europeo (a testimonianza della celerità delle procedure), ecco che la commissione Trasporti del Parlamento europeo ha dato il suo personale e decisivo via libera anche al rapporto contenente una serie di proposte relative alla direttiva comunitaria sul bollo auto. E tra queste c'è appunto quello di calcolare il bollo in base ai chilometri percorsi e alla classe d'inquinamento delle vetture.
Il passaggio a questo nuovo sistema di calcolo non è però così semplice e immediato. Ed è facile capire il perché: come capire quanto inquina l'auto e da lì associare l'importo da farsi corrispondere? Occorre una modifica strutturale dei veicoli ovvero l'installazione di una scatola nera o un dispositivo simile in grado di tracciare il comportamento del veicolo. Lo stesso terminale dovrebbe poi essere in grado di misurare le distanze percorse come un vero e proprio contachilometri. Nulla di tecnologicamente complicato, intendiamoci, ma sufficiente per far pensare come l'introduzione della novità del pagamento del bollo in base auto ai chilometri percorsi e alla classe d'inquinamento possa non essere così immediato. E siccome non è stato lasciato nulla di intentato, lo stesso organismo comunitario ha fissato una tabella di marcia.
Le prossime tappe sono allora definite: il rapporto sarà discusso con il Consiglio dell'Unione per la definizione del testo finale da sottoporre all'approvazione dell'assemblea dei parlamentari europei. Più precisamente, l'introduzione del bollo auto in base ai chilometri percorsi e alla classe d'inquinamento vedrà allora la luce dal 2026 per le autovetture e dal 2023 per veicoli pesanti e furgoni merci di oltre 2,4 tonnellate.
Il pagamento di questa tassa automobilistica avviene infatti su base regionale. Sono invece comuni le modalità di versamento di quanto richiesto (decisiva è la cilindrata dell'auto), da effettuare con una delle seguenti modalità: bollettino di conto corrente postale, uffici dell'Aci, tabaccherie autorizzate, agenzie di pratiche auto. Di più: collegandosi al sito Aci è anche possibile conoscere l'importo da pagare indipendentemente dalla scadenza.
Scatta l'esenzione dal pagamento del bollo auto per tre anni in Lombardia (ma ci sono altri casi in altre regioni) per chi decide di rottamare un veicolo inquinante con una nuovo mezzo con un limitato impatto sull'atmosfera. L'iniziativa si inquadra evidentemente nel contesto delle politiche per la difesa della qualità dell'aria e la lotta all'inquinamento atmosferico che a Milano e nell'hinterland è molto avvertita. In parallelo contribuisce al raggiungimento dei valori limite di particolato e di ossidi di azoto in atmosfera, imposti dalla normativa nazionale e comunitaria. Più esattamente, l'azzeramento dell'imposta è previsto se i veicoli rottamati sono di proprietà dell'acquirente o dei componenti del suo nucleo familiare il nuovo veicolo, anche in regime di locazione finanziaria.
Come spiegato dalla stessa amministrazione regionale, le autovetture ad uso privato di cilindrata non superiore a 2.000 cc acquistate, usate o nuove e appartenenti alle classi emissive euro 5 e 6 a benzina, sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica purché si sia provveduto alla demolizione di veicolo appartenente alla classe di inquinamento euro 0, 1 se alimentato a benzina oppure euro 0, 1, 2, 3 se alimentato a gasolio. Tutte le operazioni devono necessariamente avvenire nel corso del 2018. A ciascun veicolo demolito può essere associato l’acquisto di una sola autovettura. In aggiunta si segnala il contributo di 90 euro per la demolizione di motocarro, autocarro, autovettura inquinanti e appartenenti alle stesse classi di emissioni.
Sono chiamati a pagare il bollo auto 2018 tutti i proprietari, anche se il veicolo non viene utilizzato. Ci sono alcuni casi in cui è prevista l'esenzione totale o parziale del pagamento del bollo auto. In linea di massima sono previste esenzioni auto per disabili, invalidi e portatori di handicap; per le auto ibride; per auto elettriche; riduzioni per auto alimentate esclusivamente a gpl e metano. A queste si aggiunge la tassa di circolazione ridotta per veicoli storici ultratrentennali a uso proprio o promiscuo. Tuttavia la rotta tracciata è proprio quella di prevedere facilitazioni per chi preferisce vetture ecologiche e con un impatto limitato sull'ambiente, come appunto i veicoli elettrici.
Ed è allora inevitabile che dall'altra parte sono previsti rincari per chi possiede auto di grossa cilindrata: si tratta del superbollo richiesto ai possessori di veicoli più prestanti. Esattamente quelli con potenza superiore ai 185 kW, per i quali sono previsti 20 euro a kW per ogni kW superiore alla soglia prefissata in caso l'auto sia di nuova costruzione, 12 euro a kW in caso abbia cinque anni di vita, 6 euro a kW nel caso ne abbia dieci e 3 euro a kW dopo 15 anni.
Il bollo auto intoduce degli elementi nuovi riguardanti prima di tutto ul pagamento online che può avvenire come per molte altre spese con PagoPA e in alcuni casi avere degli sconti. Minori costi decisi principalmente dalle regioni così come pure le agevolazioni
Per quanto rigaurda il bollo auto si muovono con sconti e agevolazioni sia le regioni che finalmente lo Stato, rendendo possiibile pagarlo online con la modaliatà PagoPa e con cellualre e smartphone insiee a numerosi altri servizi come le multe, le tasse e altro
Essendo una tassa che si paga su base locale, ecco che si muovono le prime Regioni a proporre sconti sull'importo da versare o nuovi servizi. Anche perché a livello statale si procede con molta lentezza e tante contraddizioni. Da una parte c'è chi vorrebbe legare questa imposta al livello di inquinamento prodotto, dall'altra c'è chi, come il centrodestra, scommette sulla sostenibilità economica di una sua abolizione. Sarà perché le elezioni si avvicinano, ma il destino del bollo auto è tornato al centro dell'attenzione. C'è da scommettere che il livello del confronto sia destinato a salire ed entrerà a pieno titolo nella campagna dei diversi schieramenti per la ricerca del consenso. Per ora si registra comunque l'attivismo della Regione Lombardia con la proposizione di nuovi sconti e l'allargamento del sistema di pagamento.
In buona sostanza viene applicato lo sconto del 10% sul bollo auto per chi aderisce alla domiciliazione bancaria ovvero al prelievo automatico della somma da versare. O meglio, viene allargata la sfera dei beneficiari, che adesso comprende
PagoPa come è stato annunciato dal Ministero preposto e dall'ufficio che se ne occupa inserisce ulteriori vantaggi per il pagamento online con il servizio preposto, tra cui il bollo auto, ma anche le multe, i vari ticket e voucher.
E in più il pagamento potrà avvenire online non solo conle normali carte di credito ma anche con Postepay, Paypal e Satispay
L'accordo, infatti, è stato raggiunto e anche Satispay è entrato ufficialmente nel circuito PagoPA. Significa che da adesso in poi per pagare tasse e ticket sanitari, bollo auto e multe c'è uno strumento in più. Immediato e sicuro. Perché tutto avviene con lo smartphone con pochi tap sullo schermo. Basta scaricare l'app e dimenticare le lunghe code agli sportelli. Assodato dunque il risparmio di tempo, si può dire lo stesso per i costi. La risposta varia caso per caso, ma generalmente è affermativa. In questo ultimo scorcio dell'anno, le commissioni sono tutte a carico di Satispay. Nulla è dovuto dal contribuente chiamato al pagamento di tasse, multe, bolli e servizi amministrativi. Dal prossimo anno cambia qualcosa: zero commissioni per versamenti sotto i 10 euro, altrimenti 20 centesimi per le transazioni maggiori di questa soglia. Dati alla mano, il 35% dei Comuni italiani è attivo su PagoPA.
Diversa la situazione per quanto riguarda il pagamento del bollo auto per:
Anche per il 2018 sono in vigore esenzioni totali o parziali del bollo auto. Nulla è dovuto per i veicoli storici ultratrentennali, le auto elettriche e le auto ibride; le auto alimentate esclusivamente a Gpl e metano; le auto per disabili, invalidi e portatori di handicap. Più esattamente, in quest'ultimo caso non si passa alla casa se il veicolo è intestato a persona disabile o a persona che ha fiscalmente a carico un soggetto disabile, per patologie gravi che riguardano sordomutismo, disabilità psichica con indennità di accompagnamento, disabilità motoria con adattamento del veicolo, disabilità fisica con grave limitazione della deambulazione. L'esenzione spetta per un solo veicolo con facoltà di scelta da parte dell'interessato che nella domanda di esenzione deve indicare la relativa targa.
Ma è necessario che l'auto abbia una cilindrata non superiore a 2.000 centimetri cubici, se a benzina, e a 2.800 centimetri cubici, se a gasolio. Anche le auto storiche ovvero quelle di interesse storico e collezionistico iscritte in uno dei registri Asi, Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fmi sono esentate dal versare l'importo del bollo auto. Agevolazioni anche per le auto Gpl, metano, elettriche e ibride, con disposizioni differenti in base alla regione di appartenenza. Niente bollo auto per i mezzi intestati alle Onlus, le ambulanze e i veicoli utilizzati per il trasporto di persone in particolari condizioni o di organi e sangue.