Nuovo condono edilizio per case e verande, balconi, tettoie, porticati, box, terrazze in giardino è stato anche ieri rilanciato da Matteo Salvini ed è ormai sempre più probabile.
Quando ci potrebbe essere il nuovo condono edilizio e cosa dovrebbe prevedere? Il reato di abusi edilizi continua ad essere sempre molto diffuso in Italia e continuano a verificarsi casi naturali che dimostrano quanto precaria sia la situazione edilizia nel nostro Paese e soprattutto in alcune zone, situazioni che devono essere necessariamente sanate per evitare che abusi edilizi si trasformino in vere e proprie condanne a morte per centinaia di persone.
E si torna a parlare di un nuovo condono per abusi edilizi, sopratutto dopo le parole di ieri di Salvini che ha spiegato che la casa è una proprietà ( e diritto) del singolo cittadino assolutamente da difendere, sia per quanto riguarda gli affitti che devono essere liberi, senza limiti (vedesi i vincoli degli affitti brevi che stanno per entrare, probabilmente in vigore), sia per le costruzioni inerenti cosidettti miglioramenti per la casa che costruzioni nei relativi giardini (verande, balconi, tettoie, porticati, box, terrazze), soprattutto se si tratta di piccole opere.
Posizioni entambe discutibili, ma che sugli abusi edilizi e sanatorie sono state riprese anche altri esponenti del Governo (e non solo) in modo assolutamente favorevole.
Vediamo di seguito cosa dovrebbe prevedere e per chi.
Stando a quanto annunciato da ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, e ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica nel governo, Gilberto Pichetto Fratin, è necessario distinguere tra piccoli abusi e abusi dove si può rischiare la vita, definendo la possibilità di nuove sanatorie e condoni sono per abusi leggeri cosiddetti accettabili.
Se si potrebbero sanare ancora e nuovamente ‘piccoli’ (se così si possono effettivamente definire) abusi edilizi, nel caso di importanti abusi edilizi che possono portare anche al rischio di vita, non dovrebbe esserci alcun condono né alcuna intransigenza nelle sanzioni.
Posizione che ha rilanciato pure Salvini ieri, come già detto nelle prime righe dell'articolo, annunciando un nuovo condono edilizio
Dunque, stando a quanto emerge da quanto anticipato, il nuovo condono edilizio potrebbe esserci solo a condizione che non ci sia un vincolo relativo ad un titolo abilitativo o che l’abuso interessi un immobile situato in una particolarmente difficile da un punto di vista ambientale.
Il nuovo condono edilizio potrebbe, dunque, sussistere nei casi di:
Secondo anticipazioni e indiscrezioni, probabilmente il uovo condono così come anticipato potrebbe esserci a fine 2023 o forse da inizio del prossimo anno 2024 e dovrebbe essere ufficializzato con un decreto ad hoc o con una serie di misure i manora finanziaria o nel nuovo testo unico edilizia che sta avanzando rapidamente.