Nuovo Ddl anziani approvato con leggi e aiuti per anziani, invalidi, disabili e riforma legge 104

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuovo Ddl anziani approvato con leggi e

Quali sono le misure che si preparano ad arrivare per disabili e invalidi dopo il Dll Anziani: i nuovi piani del governo

Il Ddl Anziani rappresenta il primo passo verso la riforma legge 104 e leggi su disabili e invalidi, da tempo richiesta e auspicata ma anche necessaria per definire maggiori misure a sostegno di persone fragili che oggi, seppur destinatarie di diversi aiuti, non possono usufruire di tutto ciò di cui avrebbero bisogno. Vediamo cosa prevede il nuovo Ddl Anziani approvato dal governo Meloni e quali sono gli ulteriori passi da compiere verso un miglioramento della Legge 104.

  • Dll Anziani 2023 cosa prevede e per chi
  • Riforma legge 104 e leggi su disabili e invalidi progetti e cosa si aspetta

Dll Anziani 2023 cosa prevede e per chi

Il Dll Anziani approvato dal governo Meloni prevede nuove misure adeguate a sostegno di persone anziane invalide, sia per garanzia di assistenza, sia per il riconoscimento del diritto delle persone anziane invalide alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, nonchè volte alla definizione di specifici progetti di assistenziale individualizzati (Pai) per assicurare tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per ogni singola persona anziana.

Con il nuovo Dll anziani, il governo Meloni si impegna anche alla definizione concreta di:

  • interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane;
  • integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD);
  • misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto turismo lento;
  • nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell’ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi;
  • riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice;
  • interventi per caregiver familiari.
Rientra nel Dll Anziani anche il nuovo assegno unico per anziani, sostegno economico che incorporerà l’indennità di accompagnamento e altre misure di aiuto per anziani, che sarà modulato per ogni persona in base al bisogno assistenziale e si potrà erogare a scelta del beneficiario sotto forma di soldi, come contributo economico mensile per affrontare le spese necessarie all’assistenza per l’anziano non autosufficiente, o di servizi alla persona, per avere prestazioni gratis di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.

L’assegno unico per anziani spetta agli anziani non autosufficienti, totalmente o parzialmente, con Legge 104 e per averlo sarà necessario presentare apposita domanda all’Inps, con allegata certificazione di non autosufficienza/invalidità. 

Riforma legge 104 e leggi su disabili e invalidi progetti e cosa si aspetta

Il Dll Anziani con misure specificatamente pensare per anziani validi rappresenta il primo passo verso forse una più completa riforma della Legge 104 per invalidi e disabili che, a parte essere da tanti e da tanto richiesta, rientra tra gli impegni dei fondi destinati per il Pnrr. 

Proprio per sostenere le per persone anziane con disabilità, ma anche senza, tra i progetti voluti dal Pnrr ci sono anche quelli di inclusione, coesione e contrasto alla marginalità sociale, per garantire, per esempio, autonomia abitativa e non solo agli anziani non autosufficienti, potenziare i servizi domiciliari attraverso la domotica e l'abbattimento delle barriere architettoniche, per l’istituzione di fondi per garantire l'assistenza alle persone con disabilità dopo la morte dei genitori.

Le risorse del Pnrr, di circa 500milioni devono, infatti, finanziare anche questo genere di servizi, senza considerare che si attendono decisioni e risposte dal governo sulla questione aumenti delle pensioni di invalidità, ancora ferme. 

Queste novità dovrebbero affiancare eventuali ulteriori modifiche della Legge Quadro sulla disabilità, per semplificare e rednere più snelle le modalità di accertamento della disabilità e relativi tempi per avere il relativo verbale, nonchè le novità già approvate lo scorso agosto 2023.

Le novità già ufficiali nel 2023 per titolari di Legge 104 riguardano le seguenti misure:

  • cancellazione della figura del cosiddetto referente unico dell’assistenza: se, infatti, prima, ad esclusione dei genitori, non poteva essere riconosciuta la possibilità di avere permessi retribuiti per l’assistenza alla stessa persona in situazione di disabilità grave a più di un lavoratore dipendente, ora la nuova legge stabilisce che possono usufruire dei permessi per la Legge 104, sempre nel limite complessivo di tre giorni, più soggetti e in alternativa tra loro per assistere una persona con grave disabilità;
  • modifiche per permessi e agevolazioni lavorative per chi assiste un familiare con disabilità grave, per cui ne hanno diritto anche le parti dell’unione civile e delle convivenze di fatto, con possibilità di dividere i tre giorni tra più aventi diritto rispetto ad una persona disabile da assistere;
  • congedi parentali in caso di figli con disabilità fino a tre anni per figli fino al dodicesimo anno di età del bambino per cui è prevista una indennità del 30% per tutto il periodo di congedo e, in alternativa. Resta sempre la possibilità per i genitori di usufruire di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino;
  • priorità di usufruire del congedo, nel caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte di un'unione civile o del convivente di fatto, per padre o la madre anche adottivi; in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della madre, di uno dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, priorità ad usufruire del congedo per uno dei fratelli o delle sorelle conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi, il diritto al congedo scatta per il parente o affine entro il terzo grado convivente.