Novità già approvate e ulteriori modifiche in arrivo per pignoramento di conti, soldi, case e altri beni con nuovo decreto governo Meloni
Cosa prevede il nuovo decreto per pignoramento conti correnti, beni, case sere più probabile e cosa potrebbe cambiare effettivamente? Dopo diverse novità già approvate relative al pignoramento, il governo Meloni sarebbe al lavoro per la definizione di ulteriori novità e modifiche che dovrebbero rientrare in un nuovo decreto. Vediamo di seguito cosa prevedono e novità già approvate per i pignoramenti di soldi, conti, case e altri beni.
Le novità approvate già prevedono ora che il pignoramento presso terzi, che può interessare soldi, case o altri beni, debba essere notificato al debitore iniziale del titolo esecutivo e dell’atto di precetto. Il pignoramento presso terzi coinvolge, infatti, tre soggetti che sono:
L’unica eccezione in tal senso è rappresentata dal caso in cui il debitore è una pubblica amministrazione: la competenza, infatti, è del Tribunale del luogo in cui il terzo ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede.
Le novità relative al pignoramento presso terzi riguardano anche le procedure: dallo scorso giugno 2022, il pignoramento presso terzi deve, infatti, essere notificato al debitore iniziale del titolo esecutivo e dell’atto di precetto e la notifica può essere effettuata dall’avvocato anche a mezzo Pec, posta elettronica certificata, o tramite Ufficiale Giudiziario.
Dunque, i nuovi adempimenti per il pignoramento presso terzi sono a carico del difensore del creditore ed è sempre necessario notificare l'avvenuta iscrizione a ruolo sia al debitore esecutato che al terzo pignorato e la prova dell’avvenuta notifica deve essere depositata nel fascicolo della procedura esecutiva entro la data dell’udienza di comparizione indicata nell’atto di pignoramento presso terzi
Dopo le novità relative al pignoramento presso terzi già approvate, ora il governo Meloni si avvia a definire ulteriori modifiche per le procedure di pignoramento di soldi, case o altri beni, modifiche che potrebbero arrivare o con un apposito decreto ad hoc, e si spera a breve, o con la nuova riforma del fisco ufficiale, o, ancora, con la commutazione di alcune recenti sentenze sul pignoramento in leggi.
Sono, infatti, diverse le recenti sentenze che si sono espresse sul pignoramento di soldi, conti, case e altri beni e in attesa di diventare legge. La Corte di Cassazione, con una recente sentenza ha per esempio stabilito che anche il Tfs, Trattamento di fine servizio per i lavoratori dipendenti statali, e Tfr per i dipendenti privati possono essere pignorati, ma solo in determinati casi.
Secondo la Cassazione, un creditore, che sia lo Stato, Enti regionali, o comunali ecc, può chiedere il pignoramento della Tfs per recuperare debiti insoluti nei casi di cartelle esattoriali esecutive già avviate e non pagate e i limiti fissati per il pignoramento del Tfs e del Tfr sono nella misura del 20% della liquidazione, cioè di un quinto.
Un’altra recente sentenza della Corte di Appello di Milano si è espressa sui casi di inefficacia del provvedimento di pignoramento, spiegando che la mancata apposizione delle attestazioni di conformità sugli atti depositati all’atto dell’iscrizione a ruolo dell’espropriazione per un pignoramento immobiliare, determina l’inefficacia del pignoramento rilevabile d’ufficio ed insanabile.
Altra recente, e storica, sentenza della Corte di Cassazione ha, inoltre, stabilito che, se un contratto bancario prevede clausole vessatorie e abusive, il debitore può opporsi al pignoramento immobiliare anche se non ha agito tempestivamente in passato lasciando scadere i termini e facendo diventare il decreto ingiuntivo definitivo.
Per attuare la sentenza della Cassazione, però, è necessario che sussistano le seguenti condizioni:
Grazie a questa sentenza della Corte di Cassazione sui pignoramenti di case già all’asta, molti debitori potranno riottenere le case già andate all’asta soggette al pignoramento immobiliare da parte di banche o finanziarie, a patto, come spiegato, di soddisfare le specifiche condizioni riportate.
Le modifiche per il pignoramento di conti correnti, case e altri beni in arrivo, invece, con il nuovo deccreto dovrebbero interessare innanzitutto i tempi del procedimento, da rendere molto più rapidi i tempi di riscossione dei debiti.
L’obiettivo è, infatti, quello di ridurre i passaggi attualmente previsti prima di arrivare al vero e proprio pignoramento di conti correnti, case o altri beni, che prevedono prima accertamento e avviso di pagamento da parte dell’ente titolare del credito, poi formazione del ruolo e consegna all’Agente per la riscossione e, infine, notifica della cartella da parte dell’Esattore al contribuente e solo dopo, in fase finale, avvio di pignoramento, ipoteche o fermi auto.
L’obiettivo del nuovo decreto sul pignoramento è, dunque, quello eliminare il passaggio sia di accertamento e avviso di pagamento da parte dell’ente titolare del credito e sia di formazione del ruolo e consegna all’Agente per la riscossione, con istituzione dell’accertamento esecutivo già al posto dell’invio della cartella esattoriale per arrivare in tempi più brevi direttamente all’incasso eliminando il ruolo delle cartelle.