Come cambia il reddito di cittadinanza in Italia con ultime novità approvate e possibili modifiche con intervento Ue
Come potrebbe cambiare ancora il nuovo reddito di cittadinanza grazie ad intervento Unione Europea? Il reddito di cittadinanza si prepara a cambiare in Italia ma ulteriori modifiche potrebbero essere definite anche dall’intervento dell’Ue in tal senso.
Il motivo iniziale per cui l’Ue aveva ritenuto il reddito di cittadinanza non in linea con i principi comunitari era riferito al fatto che il beneficio non fosse esteso anche agli stranieri di paesi UE appena arrivati in Italia e a coloro a cui fosse riconosciuto il diritto alla protezione internazionale, come i migranti che ottengono diritto d'asilo. Ora resta da capire quali saranno gli orientamenti finali dell’Ue.
Il nuovo reddito di cittadinanza dovrebbe consistere in un importo molto maggiore, anche fino ai 1300 euro, e basato sul quoziente familiare, ma avrebbe stretti vincoli, come in Germania, riguardanti la ricerca del lavoro e l'accettazione delle proposte, nonchè l'obbligo di fare lavori socialmente utili per Comuni e Stato.
E mentre l’Ue interviene in tal senso, in Italia il governo Meloni ha deciso per la cancellazione del reddito di cittadinanza dal prossimo anno, da sostituire con altre misure.
Le prime modifiche e cancellazioni del reddito di cittadinanza per migliaia di persone iniziano ad Agosto e poi a Settembre con ripercussioni importanti.
Ma la vera svolta sarà l'anno prossimo. Dal primo gennaio 2024 cambia, infatti, il reddito di cittadinanza in Italia e arriva il nuovo assegno di inclusione Adi, una misura valida solo per i non occupabili.
L’assegno di inclusione ha un importo massimo di 480 euro al mese a cui può aggiungersi una ulteriore somma pari a 280 euro nel caso in cui il soggetto che beneficia della misura vive in affitto e fino ad un massimo di 3.360 euro all’anno.
I requisiti necessari avere il nuovo assegno di inclusione sono i seguenti:
Associato al nuovo assegno di inclusione, ci sarà anche il nuovo Sda, nuovo sussidio per gli occupabili che si trovano in condizioni di povertà assoluta e che permette di ricevere un’indennità di partecipazione pari a 350 euro per 12 mensilità e non rinnovabile se si seguono in percorsi di formazione o si svolgono lavori socialmente utili e servizio civile inseriti nel più ampio quadro di politica attiva al lavoro, Gol. Lo SDA si rivolge ai soggetti di età compresa fra i 18 e 59 anni.
Per usufruire dello Sda, tutti i soggetti occupabili senza lavoro devono avviare un percorso di ricerca attiva del lavoro con un Centro per l’impiego e, se si rifiuta un’offerta di lavoro considerata congrua per distanza da casa, tipologia di lavoro e contratto, durata del lavoro, ecc, l’indennità decade.