Quali sono novità e modifiche in discussione per la revisione del Testo Unico sull’edilizia e prossimi appuntamenti e tappe per approvazione ufficiale
Quali sono le novità che avanzano ad agosto per il nuovo Testo Unico sull’edilizia? Continuano incontri e discussioni per discutere delle novità da apportare al Testo Unico sull’edilizia per un aggiornamento dello stesso che ormai, secondo esperti e tecnici del settore, sta diventando sempre più necessario. E ad agosto si prospettano nuovi incontri per l’approvazione delle novità.
A fine luglio si sono tenuti già, infatti, dei confronti con le associazioni di settore di ingegneri e architetti che hanno proposto nuove sanatorie su piccoli abusi edilizi. Secondo quanto espresso durante gli scorsi incontri dal Cni, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, la riforma del Testo Unico sull’edilizia è importante e deve essere fatta e anche in tempi rapidi, basandosi anche, come proposto recentemente, su principio di sussidiarietà nei confronti della Pubblica Amministrazione, da parte degli Ordini e dei professionisti per un rapporto di piena collaborazione tra i questi soggetti.
In questo modo, si potranno ridurre i carichi di lavoro degli Uffici dei Comuni, delle Regioni e degli altri Enti coinvolti nei processi edilizi con conseguenti controlli più capillari durante il procedimento amministrativo.
Ulteriori novità dovrebbero interessare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con conseguente razionalizzazione dei titoli abilitativi eventualmente necessari.
Inoltre, il Cni chiede la definizione di novità per la regolarizzazione della gran parte degli edifici con piccole difformità edilizie, considerando che l’attuale accertamento di conformità, o meglio della doppia conformità urbanistica, rende nella maggior parte dei casi impossibile regolarizzarle le piccole difformità.
Le misure del nuovo Testo Unico sull’Edilizia, fortemente volute dalla Lega, riguardano soprattutto nuove sanatorie e semplificazioni edilizie per l’esecuzione di specifici lavori in casa. Partendo dalle nuove sanatorie edilizie, si punta a definire nuove tolleranze costruttive e novità per gli ordini demolizione delle opere abusive.
In riferimento agli ordini demolizione delle opere abusive, si attende, infatti, la conversione in legge di diverse recenti sentenze, a partire da quanto stabilito recentemente dalla Corte di Cassazione, secondo cui, prima di procedere alla totale demolizione dell’opera edilizia abusiva, bisogna valutare se la demolizione lede i diritti fondamentali delle persone
Prima di decidere se demolire un’opera abusiva, secondo la Cassazione, bisogna considerare il cosiddetto principio di proporzionalità, dando possibilità di accesso alla sanatoria e bloccando demolizione di un abuso edilizio se sproporzionato ed eccessivo rispetto ad altri criteri, come il diritto all’abitazione, valutando, per esempio, su che tipo di immobile è stato realizzato l’abuso, se una prima casa, o una seconda casa, se è abitazione principale o no, che importanza ha la casa per chi ci abita, se si tratta della residenza principale, dove si trova la casa, ecc.
Passando alle nuove semplificazioni edilizie, si punta ad ampliare la lista dei lavori in edilizia libera con autocertificazioni, per rendere i procedimenti più rapidi senza alcun obbligo di chiedere il permesso di costruire al Comune di competenza né altra autorizzazione o titolo edilizio, ma anche a: