partita iva forfettaria ordinaria modifiche luglio 2023
Le ultime modifiche per titolari di Partita Iva sia forfettaria che ordinaria pronte ad entrare in vigore: quali sono e per chi
Quali sono le modifiche al dal 1 Luglio 2022 e quelle in vigore nel 2023 per Partita iva forfettaria e ordinaria? Si preparano a cambiare le regole per liberi professionisti e autonomi titolari di Partita Iva prima forfettaria e poi per coloro che hanno una partita Iva ordinaria. Modifiche, dunque, che riguardano tutti e che se non osservate prevedono anche sanzioni. Vediamo allora cosa cambia ora e nel 2023.
Nonostante le richieste di proroga, dal primo luglio, scatta l’obbligo di emettere fatture elettroniche anche per i titolari di Partita Iva forfettaria, finora esenti dalla fatturazione elettronica. Anche che chi beneficia dell’aliquota agevolata al 15% deve iniziare ad emettere fatture elettroniche per le operazioni concluse.
Il nuovo obbligo vale per chi ha partita Iva forfettaria e guadagni tra 25mila e 65 mila euro. Restano esonerati dall’obbligo di emissione di fattura elettronica i titolari di partita iva forfettaria con ricavi fino a 25mila euro all’anno ma solo per i prossimi due anni, fino al 31 dicembre 2024. Dal 2024 in poi, l’obbligo di emissione di fatturazione elettronica sarà esteso a tutti.
Per i titolati di partita iva forfettaria per cui da luglio scatta l’obbligo di emissione di fattura elettronica, la fattura deve essere emessa entro il mese successivo a quello in cui avviene l’operazione, mentre di solito l’emissione della fattura avviene entro 12 giorni dal momento in cui si conclude l’operazione.
La scadenza fissata di emissione delle fatture elettroniche deve essere rispettata dal momento in cui scatta l’obbligo, cioè luglio, e fino al 30 settembre.
Dal primo ottobre, poi, i titolari di partita Iva forfettaria dovranno emettere la fattura entro:
Le modifiche per partita Iva forfettaria ma anche ordinaria sono i due anni al momento previsti di transizione per il passaggio da un regime fiscale all’altro.
In particolare, oggi rientrano nel regime fiscale agevolato forfettario con aliquota unica al 15% coloro che hanno ricavi entro i 65mila euro e chi supera tale soglia passa subito dal regime fiscale agevolato a quello ordinario.
Le modifiche al via per partita Iva forfettaria hanno previsto per chi supera la soglia dei ricavi dei 65mila euro un periodo di transizione di due anni prima di passare effettivamente al regime fiscale ordinario.
Se, cioè si supera la soglia dei 65mila euro, si può rimanere per ulteriori due anni nel regime forfettario prima di passare nel regime ordinario, ma solo se si rientra entro una ulteriore determinata soglia di reddito fissata a 85mila euro ma per cui è stato chiesto un aumento a 100mila euro.
Novità in vista ci sono anche per titolari di partita Iva ordinaria che esercitano attività per cui è possibile il pagamento tracciabile per servizi, esercizi, consulenze, ecc rese. E’ stata, infatti, dal primo gennaio 2023 al 30 giugno 2022 l’applicazione delle sanzioni per chi effettua attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali e non accetta i pagamenti con carte elettroniche Pos.
L’uso del Pos elettronico diventa, dunque, obbligatorio per tutti e se tale obbligo non si rispetta, scattano sanzioni. L’uso del Pos obbligatorio per pagamenti con carte è, in realtà, in vigore dal 2014 ma l’applicazione delle sanzioni è stata più volte rimandata. Dal 30 giugno, invece, chi non accetta pagamenti elettronici con Pos subirà una sanzione di 30 euro più un aumento del 4% del valore dell’operazione rifiutata.