Partita Iva forfettaria per chi supera 65mila euro per ulteriori due anni ma non per tutti: cosa cambia per soglia ricavi prima di entrare nel regime ordinario
Ancora novità in vista per le partite Iva forfettarie: non solo dal prossimo primo luglio scatta l’obbligo di emissione di fatture elettroniche anche per titolari di partite iva forfettaria ma potrebbero cambiare anche le soglie dei ricavi per poter aderire al regime fiscale agevolato. Vediamo allora se e come si alza la soglia dei guadagni per poter avere la partita Iva forfettaria.
Le novità già approvate sulla partita Iva forfettaria hanno cambiato i tempi di passaggio da regime forfettario a regime ordinario per chi supera la soglia dei ricavi dei 65mila euro prevedono non il passaggio immediato dall’uno all’altro regime fiscale ma un periodo di ‘cuscinetto’ di due anni.
In particolare, chi supera i 65mila euro annui di guadagni non passa subito nel regime ordinario, come attualmente previsto, ma è previsto uno scivolo di due anni di transizione durante i quali si può ancora rimanere nel regime forfettario e superata la soglia dei 65mila euro annui, secondo le ultime notizie, si potrà rientrare nel regime transitorio per due anni a condizione di avere ricavi entro gli 85mila euro.
Dunque, stando a quanto confermato, ci sarà uno scivolo di due anni per chi ha partita Iva forfettaria e ricavi fino a 85mila euro prima di uscire dal regime agevolato e aderire obbligatoriamente al regime ordinario. Chi dovesse superare i 65mila euro di ricavi imposti dal regime forfettario e oltre gli 85mila euro, rientrerebbe subito nel regime fiscale ordinario senza i due anni di transizione.
La nuova soglia di ricavi a 85mila per poter rientrare nel regime forfettario per partite Iva è stata fissata all’indomani delle altre novità già approvate per i titolari di partita Iva forfettaria che ne modificano il funzionamento 2022-2023.
In particolare, stando alle novità approvate, i titolari di Partita Iva forfettaria, con aliquota agevolata al 15%, da luglio dovranno obbligatoriamente emettere fattura elettronica e la fattura elettronica deve essere emessa entro il mese successivo a quello in cui avviene l’operazione.
Restano ancora esclusi dall’obbligo di emissione di fattura elettronica i titolari di partita iva forfettaria con ricavi fino a 25mila euro all’anno, esonero in vigore per i prossimi due anni, e cioè fino al 31 dicembre 2024. E cambiano anche i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Coloro che sono in regime forfettario non sono, infatti, esonerati da controlli del Fisco e nei prossimi mesi partiranno diversi controlli soprattutto nei casi di ritardo nella presentazione della dichiarazione dei redditi o mancata presentazione della stessa, o per irregolarità nella Dichiarazione dei Redditi, o per errata adesione al regime forfettario, considerando che alcuni titolari di partita Iva pur non avendo i requisiti per aderirvi, optano comunque per il regime fiscale agevolato.