Bonus partite iva a Maggio importo variabile, non per tutti 1000 euro in Decreto Rilancio ufficiale

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bonus partite iva a Maggio importo varia

Decreto rilancio con doppio bonus lavoratori autonomi

La scelta del governo è stata infatti quello di concedere fino a 1.000 euro a copertura delle perdite economiche che le partite Iva hanno registrato in questi mesi.

Se per il primo bonus di 600 euro si è fatto un gran parlare per il malfunzionamento della piattaforma per la raccolta della domanda, il destino della seconda indennità di parti importo non è iniziato nel migliore dei modi.

Se non altro perché il decreto Rilancio è stato emanato con un notevole ritardo sulla tabella di marcia con la conseguenza che i tempi per l'erogazione saranno ancora più lunghi. Nonostante sia considerato un bonus mensile, trascorreranno ben più di 30 giorni tra una erogazione e l'altra.

Siamo adesso pronti a scommettere che il destino del terzo bonus, quello anche maggiore di 600 euro ma legato all'effettivo calo del fatturato, creerà ancora più incomprensioni e problemi.

La scelta del governo è stata infatti quello di concedere fino a 1.000 euro a copertura delle perdite economiche che le partite Iva ovvero i lavoratori autonomi e i professionisti hanno registrato nel mese di maggio.

Occorre quindi dimostrare, calcolatrice alla mano, che i mesi di diffusione del contagio di coronavirus, abbiano davvero prodotto un danno con successivo controllo dell'Agenzia delle entrate. Vediamo quindi

  • Coronavirus, bonus 1.000 euro ma non per tutte le partite Iva
  • Decreto rilancio con doppio bonus per lavoratori autonomi

Coronavirus, bonus 1.000 euro ma non per tutte le partite Iva

Il bonus di 1.000 euro è tra le principali novità introdotte con il decreto Rilancio. Pensato per contenere le perdite economiche del mese di maggio, non sarà erogato prima di giugno, ma non tutti potranno accedere a questa indennità.

Innanzitutto ricordiamo che è destinato ai liberi professionisti non pensionati iscritti alla gestione separata Inps e che non sono quindi iscritti ad altre casse previdenziali obbligatorie. Poi c'è però un'altra condizione fondamentale che viene richiesta per ottenere il bonus di 1.000 euro ed è l'effettivo calo dei compensi.

Più esattamente, viene richiesto un calo del reddito nel secondo bimestre del 2020 sia non inferiore al 33%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per via dell'emergenza epidemiologica del coronavirus.

La procedura per la presentazione della domanda è piuttosto snella poiché è sufficiente un'autocertificazione, ma allo stesso tempo l'iter è farraginoso poiché la richiesta è successivamente sottoposta a una verifica da parte dell'Agenzia delle entrate. Solo in caso di via libera da parte del fisco che accerterà il calo dei ricavi, l'Inps provvederà all'accredito di 1.000 euro.

Decreto rilancio con doppio bonus per lavoratori autonomi

Il governo ha dunque allargato le maglie per la concessione del bonus legato all'emergenza epidemiologica del coronavirus sia in relazione ai tempi (tre mesi), all'importo (fino a 1.000 euro) e ai destinatari.

Via libera infatti a lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria, lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori dello spettacolo, lavoratori agricoli.