Per chi e per quali motivi l'atteso aumento dell'assegno unico figli sarà minore del previsto

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Per chi e per quali motivi l'atteso aume

Per chi è previsto il ricalcolo dell’importo dell’assegno unico per figli e chi avrà meno del previsto secondo ultime novità al via

Per chi e perchè il tanto atteso aumento dell'assegno unico per i figli sarà minore del previsto? Cambiano gli importi dell’assegno unico per figli a partire da questo mese di giugno per effetto di ricalcoli per alcune famiglie. 

In generale, gli importi dell’assegno unico sono aumentati quest’anno 2023 rispetto allo scorso anno per la rivalutazione all’8,1% e in misura diversa in base alla fascia di reddito Isee di appartenenza. Esattamente come altri trattamenti, da pensioni a indennità di disoccupazione Naspi, a Dis-Coll e non solo, anche l’assegno unico per i figli è soggetto a rivalutazione annuale, per cui a relativi aumenti dello stesso e, insieme all’importo di assegno unico, aumentano le relative maggiorazioni previste, dalla maggiorazione per genitori entrambe lavoratori, alle maggiorazioni per figli disabili. Vediamo, però, di seguito perché alcuni aumenti dell’assegno unico saranno minori del previsto.

  • Come e quanto aumentano importi assegno unico figli
  • Per chi e perchè l’aumento dell'assegno unico per i figli sarà minore del previsto

Come e quanto aumentano importi assegno unico figli

Come accennato, gli importi dell’assegno unico per figli, per tutte le famiglie e con qualsiasi Isee, sono aumentati per la rivalutazione che è stata applicata a tutti i beneficiari dell’assegno unico, sia sugli importi minimi dell’assegno unico per ogni figlio, per cui l’importo minimo è passato da 50 euro a 54,1 euro, e sia sull’importo massimo, che passa da 175 euro a 189,2 euro. 

Gli aumenti dell’assegno unico sono già stati riconosciuti a chi ha rinnovato, o fatto per la prima volta, l’Isee entro gennaio 2023 che, come ogni anno previsto per legge, ha ricevuto da febbraio o marzo scorso i dovuti aumenti dell’assegno unico per figli dovuti alla rivalutazione, mentre chi non ha rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio scorso o non lo ha proprio fatto e lo ha rinnovato successivamente, si prepara a ricevere gli aumenti dovuti da giugno, insieme ai relativi arretrati.

Precisiamo che chi presenta l’Isee dopo il 30 giugno, riceverà l’aumento dell’importo dell’assegno unico dallo stesso mese in cui è stato presentato l’Isee, con i dovuti aumenti. Insieme agli aumenti dell’assegno unico per figli per la rivalutazione annuale, il governo, con la Manovra Finanziaria 2023, ha introdotto anche ulteriori aumenti e non solo per le maggiorazioni ma anche del 50% per tutto il primo anno di vita dei figli e per i figli fino a 3 anni di età e in presenza di Isee fino a 40mila euro per i nuclei con tre o più figli da 1 a 3 anni compiuti.

Per chi e perchè l’aumento dell'assegno unico per i figli sarà minore del previsto

Se è vero che, da una parte, molte famiglie si preparano a ricevere a giugno aumenti dell’assegno unico per figli sia per la rivalutazione e sia per le maggiorazioni nuove da riconoscere, è anche vero, d’altra parte, che per molte famiglie gli aumenti saranno minori del previsto perché ci sono anche rimborsi da considerare.

Sono diversi, infatti, i genitori che si preparano a rimborsare a giugno determinati importi di assegno unico per figli già ricevuti e si tratta di coloro che dovranno restituire le sette mensilità, pagate da marzo a settembre, della maggiorazione di 30 euro pagate in maniera errata per un importo complessivo da rimborsare che potrebbe arrivare fino a 210 euro per figlio.

Si tratta di rimborsi che interessano molte famiglie monogenitoriali che, al momento della presentazione della domanda dell’assegno unico per figli lo scorso anno, hanno richiesto lad maggiorazione dovuta per entrambe i genitori lavoratori, pur se da soli.

La maggiorazione è stata pagata, come da richiesta, pur se i genitori soli non ne avevano diritto e, a seguito dei controlli effettuati dall’Inps, mentre ad alcuni il pagamento della maggiorazione è stato bloccato ad ottobre 2022, per altri scatterà il rimborso della cifra percepita in più indebitamente e questi rimborsi ridurranno gli eventuali aumenti ricalcolati.