Perché possono ritardare anche quest’anno i rimborsi del 730 2023: tempi previsti e controlli da parte di Agenzia delle Entrate
Per chi e quando i rimborsi del 730 2023 ritarderanno e quando si riceveranno effettivamente da Agenzia delle Entrate? I rimborsi Irpef del 730 2023 vengono generalmente con la retribuzione del mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione, cioè dopo che viene effettuato il calcolo del credito spettante o anche del debito d’imposta dovuto.
Più lunga è, invece, l’attesa per i pensionati, per cui i tempi dei rimborsi seguono la regola della seconda mensilità: le operazioni di conguaglio vengono, infatti, effettuate dal secondo mese successivo all’invio della dichiarazione dei redditi.
Inoltre, la versione precompilata del modello 730 per la dichiarazione dei redditi è stata resa disponibile dall’11 maggio, con conseguente possibilità per i contribuenti di accettare la dichiarazione così come precompilata, di modificarla e integrarla con ulteriori dati e si tratta di una data che contribuisce ad allungare ancora i tempi per i rimborsi, soprattutto nel caso in cui un contribuente decida di modificare i dati inseriti.
Al di là dei ritardi possibili per il riconoscimento dei dovuti rimborsi del 730 2023, a prescindere dai tempi stabiliti di pagamento dei rimborsi il mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi con 730, secondo le leggi in vigore, l’Agenzia delle Entrate può effettuare i rimborsi del 730 durante tutto l’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi, anche in ritardando.
Stando, infatti, a quanto previsto, solitamente i rimborsi avvengono nei mesi della seconda metà dell’anno da giugno ad ottobre, ma si tratta di tempi variabili che dipendono da quando viene presentata la dichiarazione dei redditi, ma l’Agenzia delle Entrate può pagare i rimborsi anche in più anni se sussistono specifiche condizioni come:
I rimborsi del 730 2023 tardano ad essere pagati anche quando non è presente un sostituto d’imposta e il rimborso viene accreditato direttamente su un conto corrente. In questo caso i tempi tardano e possono arrivare fino a 6 mesi rispetto al tempo della dichiarazione dei redditi e tempi ancor più lunghi sono previsti nel caso di rimborsi di importo pari e superiori ai 4mila euro.
In particolare, in base a importo e tipologia del rimborso i tempi per averli sono i seguenti: