Per quali cartelle e multe si può fare ancora lo stralcio e non pagarle (e altre sanatorie in arrivo)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Per quali cartelle e multe si può fare a

Chi può ancora usufruire dello stralcio dei propri debiti fino a mille euro e come fare: chiarimenti e ulteriori novità possibili in arrivo

Per quali cartelle e multe, da quando e come si potrà fare lo stralcio sotto i 1000 euro (e altre sanatorie in arrivo)? E’ scaduto il 30 giugno il termine per aderire alla rottamazione quater delle cartelle ed è stato prorogato ancora fino al 30 settembre per i soggetti alluvionati, con conseguente slittamento delle prime rate di pagamento, mentre i debiti di importo inferiore ai mille euro per i quali è prevista la totale cancellazione, ci sono ancora speranza possibili per molti contribuenti. Vediamo da quando scatta allora condono e saldo e stralcio di cartelle e multe.

  • Da quando e come si potrà fare lo stralcio sotto i 1000 euro
  • Per quali cartelle e multe vale lo stralcio sotto i 1000 euro
  • Quali sono le altre sanatorie fiscali in arrivo

Da quando e come si potrà fare lo stralcio sotto i 1000 euro

Mentre i debiti di importo entro i mille euro sono stati già cancellati lo scorso mese di maggio dall'Agenzia delle Entrate, ancora fino al 29 luglio, i Comuni hanno la possibilità aderire al nuovo stralcio automatico di multe e cartelle di importo inferiore ai mille euro. Il provvedimento riguarda i debiti tra il 2000 e il 2015 e prevede tre diverse modalità di agevolazioni.
  • stralcio parziale di debiti con importo residuo fino a 1.000 euro per il periodo compreso tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015;
  • stralcio totale di debiti con importo residuo fino a 1.000 euro per il periodo compreso tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015;
  • rottamazione di debiti notificati tra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Se il Comune non aderisce al piano di saldo e stralcio, allora sarà fuori dalla tregua fiscale e i cittadini dovranno pagare i propri debiti in modo tradizionale senza alcuna agevolazione.

I Comuni che aderiscono, invece, allo stralcio di cartelle e multe entro i mille euro devono riportare nella relativa delibera informazioni specifiche, come:

  • modalità di adesione da parte del contribuente e relativi moduli necessari da compilare;
  • numero di rate in cui ripartire il debito e la scadenza delle singole rate;
  • termini entro i quali presentare l’istanza in cui il debitore deve indicare anche il numero di rate;
  • termine entro il quale comunicare ai debitori le somme dovute per la definizione agevolata l’importo delle singole rate con relativa scadenza.
Se l’ultimo giorno utile da parte dei Comuni per decidere se aderire o meno allo stralcio dei debiti entro i mille euro è fissato il 29 luglio, presumibilmente dovrebbe scattare da settembre, per cui dopo l’estate i contribuenti debitori potrebbero ricevere belle sorprese e il debitore non deve far nulla per avere lo stralcio dei propri debiti che avviene automaticamente.

A parte la possibilità ancora valida in alcuni comuni di cancellazione di debiti di importo entro i mille euro, è stata prorogata anche la scadenza di adesione alla rottamazione quater 2023 facendo, di conseguenza, slittare i primi termini di pagamento. La rottamazione per cartelle e multe di importo superiore ai mille euro ricevute fino al 2022 prevede il pagamento agevolato, con versamento solo della quota capitale calcolata senza sanzioni, né interessi, né altre somme a titolo di aggio.  

Chi decide, infatti, di regolarizzare la propria posizione con la nuova rottamazione 2023 può saldare il debito in un’unica soluzione o a rate, con pagamento in massimo 18 rate e fino a 5 anni e in tal caso le prime due rate devono essere pari al 10% delle somme dovute, mentre le altre devono essere tutte di uguale importo e pari al 5% del debito complessivo. Ciò significa che chi, per esempio, ha un debito da saldare di 30mila euro circa, nonostante cancellazioni di sanzioni e interessi, dovrebbe comunque pagare 25mila euro, con le prime due rate da 2.500 euro l’una, da pagare già il 31 luglio.

Considerate le novità e le proroghe, il pagamento in un’unica soluzione è slittato dal 31 luglio 2023 al 31 ottobre 2023, mentre per il pagamento a rate le nuove date da ricordare sono le seguenti:

  • 31 ottobre (invece che il 31 luglio); 
  • 30 novembre 2023; 
  • 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. 

Per quali cartelle e multe vale lo stralcio sotto i 1000 euro

Le cartelle esattoriali e le multe che rientrano nello stralcio dei debiti di importo entro i mille euro riguardano:
  • multe per violazione del Codice della strada;
  • Imu;
  • Tari sui rifiuti;
  • bollo auto;
  • Irpef;
  • Iva;
  • Ires;
  • bollo auto;
  • altre imposte comunali e regionali.
Non rientrano, invece, nello stralcio e nella definizione agevolata:
  • i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti e multe;
  • carichi relativi alle risorse proprie dell’Unione Europea e all’Iva riscossa all’importazione; 
  • i recuperi degli aiuti di Stato;
  • ammende e sanzioni pecuniarie dovute dopo provvedimenti e sentenze penali di condanna. 

Quali sono le altre sanatorie fiscali in arrivo

Definita e, ormai, quasi terminata la possibilità di usufruire di pagamenti ridotti e agevolazioni con stralcio dei debiti entro i mille euro e rottamazione per debiti di importo superiori ai mille euro, si va verso nuove sanatorie fiscali in arrivo.

E’ di qualche giorno, fa, infatti, l’annuncio del vicepremier e ministro Salvini di voler lavorare su una nuova pace fiscale per debiti fino a 30mila euro con meccanismo di saldo e stralcio.

Secondo quanto annunciato, i contribuenti con debiti entro 30mila euro non pagheranno interessi e sanzioni e potranno pagare solo una determinata percentuale del debito e regolarizzare così la propria posizione debitoria, che sarà stralciata.

Altra sanatoria fiscale che potrebbe essere approvata dal governo Meloni è quella ipotizzata per chi non paga le tasse non per volontà ma per impossibilità, cioè perché non ha a disposizione risorse economiche per rispettare le scadenze dei pagamenti delle tasse dovute.

Secondo quanto anticipato, infatti, nei casi in cui il mancato pagamento delle tasse da parte di alcuni contribuenti sia indipendente dalla propria volontà, le sanzioni penali saranno definitivamente eliminate.