primi passi cancellazione isee conseguenze italiani
Cosa si prepara a cambiare per l’Isee tra modifiche e cancellazioni e cosa cambierà per avere bonus, agevolazioni e altre misure si aiuto
Quali sono i primi passi concreti verso cancellazione Isee, una decisione con importanti conseguenze per tutti gli italiani? Il governo Meloni ha annunciato l’intenzione di rivedere le detrazioni e riordinare bonus e agevolazioni al momento in vigore con l’obiettivo, accanto ad una riforma Irpef, di arrivare ad una equità fiscale per tutti i cittadini italiani.
La revisione di bonus e agevolazioni potrebbe seguire una strada diversa da quella dell’Isee, Indicatore della situazione economica equivalente, oggi usato per il riconoscimento di quasi tutti i bonus, le agevolazioni, le misure di aiuto a cittadini e famiglie. Si potrebbe, infatti, andare verso il suo graduale superamento e, forse, in tal senso primo passi sono già stati compiuti, per lasciare forse spazio al cosiddetto quoziente familiare di cui da un po' si parla. E si tratterebbe di una novità che avrebbe certamente grande impatto per cittadini e famiglie italiane.
Per il riconoscimento del superbonus, dunque, non serve più avere un determinato Isee ma il criterio per averlo è ormai il reddito familiare e il nuovo quoziente familiare, nuovo sistema di calcolo e pagamento delle tasse in cui si divide il reddito complessivo della famiglia per il numero delle persone che ne fanno parte, considerando nel calcolo complessivo coniugi e figli e anche eventuali altri familiari conviventi e a carico.
Il quoziente familiare si calcola dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti nell'anno precedente a quello del sostenimento della spesa:
Il secondo importante passo verso la cancellazione dell’Isee sembra essere l’annuncio di qualche giorno fa di voler sganciare il riconoscimento dell’assegno unico per figli dall’Isee. Oggi, infatti, l’assegno unico per i figli, che dallo scorso anno ha sostituito tutte le misure per famiglie con figli (ad accezione del bonus asilo nido che continua ad essere in vigore), viene riconosciuto di importo variabile in base al valore Isee di ogni nucleo familiare.
L’intenzione del governo sembra essere quella di rendere universale l’assegno unico per i figli, sganciato dal reddito dei genitori e dall’ Isee, dopo gli aumenti già previsti per quest’anno del 50% dell’importo per i figli con meno di un anno e ulteriori aumenti per le maggiorazioni previste dalla legge.
Probabilmente, esattamente come per il superbonus edilizio, anche per l’assegno unico per i figli, l’Isee sarà man mano sostituito dal nuovo quoziente familiare.