Le nuove ipotesi di proroga del reddito di cittadinanza: tempi previsti e possibili, misure alternative e cosa si potrebbe fare
Circolano nuove indiscrezioni sul reddito di cittadinanza, il suo esaurimento e le misure che potrebbero sostituirlo ma di cui non si ha ancora alcuna certezza. Si parla, infatti, di una proroga per il reddito di cittadinanza, che ne posticiperebbe la fine. Vediamo quali sono i motivi di tale ipotesi.
Per alcuni la fine del reddito di cittadinanza sarebbe tra sei mesi ma al momento non ci sono alternative per la sua effettiva sostituzione. Si parlava di reddito di sussistenza, poi di reddito minimo Ue, ma al momento nulla è stato definito, né confermato, né annunciato.
Non sono, inoltre, neppure partiti i corsi di formazione che avrebbero dovuto essere obbligatori da frequentare da quest’anno per tutti coloro che percepiscono ancora il reddito di cittadinanza, con lo scopo di riuscire a trovare una nuova occupazione.
Rispetto a quanto annunciato, dunque, i tempi si sono decisamente allungati: non si ha un’alternativa ufficiale come aiuto per i più bisognosi al posto del reddito di cittadinanza, non ci sono certezze sull’avvio di misure necessarie e annunciate per il rientro nel mondo del lavoro e fare una nuova legge ora, considerando i successivi tempi di approvazione e relativi decreti attuativi, implicherebbe tempi decisamente lunghi, che andrebbero oltre i tempi fissati per l’esaurimento del reddito di cittadinanza.
Per evitare di accavallare diversi lavori su cui il governo si sta impegnando, tra riforma del fisco, nuova riforma del lavoro e discussioni di politica interna, probabilmente la strada più semplice al momento è proprio quella di prorogare il reddito di cittadinanza, forse di circa 2-3 mesi, slittandone la fine da luglio a settembre-ottobre, ma si potrebbe arrivare anche a fine anno, perchè dopo l'estate sarà forse troppo tardi per la definizione immediata di una misura alternativa al reddito di cittadinanza che a quel punto potrebbe slittare direttamente all’inizio del nuovo anno 2024 e magari essere inserita nella prossima Manovra finanziaria, considerando che proprio ottobre e novembre saranno i mesi in cui le misure della nuova Manovra dovranno essere definite e presentate.
Le possibili misure alternative al reddito di cittadinanza in via di cancellazione di cui si era parlato, e si parla, sono soprattutto di istituzione di un nuovo reddito di sussistenza o approvazione del reddito minimo Ue.
Partendo dal reddito di sussistenza, si tratterebbe di una misura dedicata solo ed esclusivamente agli effettivi poveri, soggetti che dovrebbero rispettare specifiche condizioni critiche per averlo, e la cui competenza non sarebbe più dell’Inps, come per il reddito di cittadinanza, ma dei singoli Comuni.
Spetterebbe, infatti, ai Comuni il compito di controllare tutti i requisiti dei richiedenti in modo da evitare che si verifichino ulteriori casi di furbetti come accaduto per lungo tempo con il reddito di cittadinanza.
Altra alternativa al reddito di cittadinanza potrebbe essere il nuovo reddito minimo Ue, che al momento si pone come raccomandazione dall’Ue, rappresenta un reddito base per tutti i cittadini euro per combattere la povertà e l’esclusione sociale, con l’obiettivo di rilanciare l’occupazione e promuovere la parità di genere, e da modulare ancora per capire gli importi da garantire a tutti.