Proroga reddito di cittadinanza e modifiche per evitare cancellazione immediata ad Agosto e Settembre

di Marianna Quatraro pubblicato il
Proroga reddito di cittadinanza e modifi

E’ caos reddito di cittadinanza tra blocco della misura, sospensioni non dovute e malcontenti: nuove richieste e cosa cambia da settembre

Sono 169mila le famiglie a cui è stato bloccato il reddito di cittadinanza da questo mese di agosto: come confermano le ultime notizie, l’Inps, con un sms ha avvertito i cittadini tra i 18 e 59 anni, cosiddetti occupabili, della sospensione della misura, creando non pochi malcontenti che in molte città sono degenerati in veri e propri disordini e c’è chi chiede ora una proroga del reddito di cittadinanza o modifiche per evitare l’immediata cancellazione ad agosto e settembre.

  • Per chi scatta immediata cancellazione del reddito di cittadinanza ad agosto
  • Modifiche e proroghe per evitare cancellazione immediata del reddito di cittadinanza ad agosto
  • Al via modifiche da settembre per chi non percepisce più il reddito di cittadinanza

Per chi scatta immediata cancellazione del reddito di cittadinanza ad agosto

Il reddito di cittadinanza termina del tutto il prossimo 31 dicembre 2023 e dal prossimo anno sarà sostituito dal nuovo assegno di inclusione, ma da questo mese di agosto, il reddito di cittadinanza viene del tutto cancellato per le famiglie senza minori, disabili o over 60 e cambia, perché non sarà pagata, la quota di reddito di cittadinanza per i ragazzi tra i 18 e 29 anni che non hanno completato i 10 anni di istruzione obbligatoria e fanno parte delle famiglie che percepiscono il sussidio.

Non hanno diritto ad avere la propria quota di reddito di cittadinanza neppure i soggetti di età compresa tra 18 e 65 anni con obbligo di sei mesi di formazione secondo il programma loro assegnato. Infine, per i percettori occupabili per cui non si sono ancora esaurite le sette mensilità, decade il diritto a percepire il reddito di cittadinanza dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.

Possono, però, continuare a percepire il reddito di cittadinanza ad agosto i nuclei familiari con persone con disabilità e persone fragili, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età. Ed è proprio questa platea di beneficiari che sta subendo i primi problemi a causa della cancellazione del reddito di cittadinanza per cui sono richieste modifiche immediate.

Modifiche e proroghe per evitare cancellazione immediata del reddito di cittadinanza ad agosto

Secondo quanto riportano le ultime notizie, si sono verificati ritardi da parte dell’Inps nella comunicazione ai Comuni dei dati su famiglie con persone fragili al loro interno e a cui il reddito di cittadinanza è stato comunque sospeso pur dovendo continuare ad essere pagato. 

Il ministero del Lavoro ha spiegato che è già al lavoro per cercare di risolvere al più presto la situazione, specificando che non appena si riattiverà la misura, saranno pagati alle famiglie interessate anche gli arretrati dovuti.

Ma il malcontento generale da parte dei cittadini cresce e si ripercuote sui sindaci, proprio a causa delle comunicazioni errate inviate: sono diversi gli episodi di protesta, anche violenta, che sono accaduti in diversi Comuni, tanto che sono proprio i sindaci di alcuni Paesi a chiedere al governo una proroga della immediata cancellazione del reddito di cittadinanza al 31 ottobre, soprattutto per evitare che la misura sia tolta a chi poi in realtà ne ha diritto.

Si tratta, tuttavia, di una proroga che difficilmente sarà decisa, mentre si dovrebbe pensare a soluzioni per risolvere gli attuali problemi di comunicazione tra Inps e Comuni che si stanno verificando, ampliando leggermente la platea di chi ha ancora diritto ad avere il beneficio. 

Nel frattempo, chi rimane da questo mese di agosto senza reddito di cittadinanza dovrà attendere il prossimo settembre per attivarsi nella ricerca di un nuovo lavoro e anche questo passaggio sta creando malcontento, perché in moltissimi lamentano una disorganizzazione nella gestione del nuovo sistema di ricerca di lavoro per gli occupabili, che vivrebbero così un mese (agosto) ‘vuoto’. 

Al via modifiche da settembre per chi non percepisce più il reddito di cittadinanza

Stando a quanto previsto, dunque, da agosto gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia non avranno più il reddito di cittadinanza e dal primo settembre si potranno impegnare nella ricerca di una nuova occupazione grazie al nuovo Sda.

Si tratta del nuovo strumento di attivazione al lavoro (Sda) per gli occupabili del reddito di cittadinanza che debutta a settembre, prevede un aiuto da 350 euro al mese che si può avere per un anno al massimo, rinnovabile, e vale per tutti coloro che sono senza lavoro e devono avviare un percorso di ricerca attiva del lavoro con un Centro per l’impiego.

A differenza del reddito di cittadinanza, la misura decade subito se si rifiuta già un’offerta di lavoro considerata congrua per distanza da casa, tipologia di lavoro e contratto, durata del lavoro, ecc. 

La domanda per ottenere lo Sda si può presentare solo dal prossimo primo settembre, sul sito del Ministero del Lavoro, accedendo alla nuova sezione ‘Nuove misure inclusione e accesso lavoro’, che fornisce anche tutte le informazioni necessarie.

I requisiti per usufruire dello Sda sono i seguenti:

  • essere residenti in Italia;
  • avere un Isee entro 6mila euro;
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi precedenti la richiesta;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi, imbarcazioni da diporto, aeromobili di ogni genere;
  • non bisogna essere sottoposti a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
Dopo la presentazione della domanda per il nuovo Sda, i beneficiari:
  • saranno convocati dai servizi sociali entro 120 giorni per sottoscrivere il patto di attivazione digitale e avviare il percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa;
  • dovranno effettuare l’iscrizione presso il nuovo sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL);
  • saranno oggetto di una valutazione multidimensionale, finalizzata alla sottoscrizione di un patto per l’inclusione, fatta dai servizi sociali;
  • potranno poi sottoscrivere il patto di servizio personalizzato.