La prima agevolazione da segnalare riguarda i programmi volti alla salvaguardia della salute orale dei piccoli in età evolutiva ovvero tra 0 e 14 anni.
Quali sono le disposizioni legislative in vigore riguardanti le agevolazioni fiscali per le prestazioni odontoiatriche? A partire dal 2023, è prevista l'erogazione gratuita di trattamenti odontoiatrici per soggetti affetti da patologie che arrecano compromissioni all'apparato dentario. Sono fornite prestazioni odontoiatriche a titolo gratuito o con un contributo a carico del paziente in base al reddito, ai soggetti in situazioni di svantaggio economico. Vediamo nei dettagli:
Ecco poi le facilitazioni economiche a favore di chi si trova in condizioni di particolare vulnerabilità. In particolare, si fa riferimento alla vulnerabilità sanitaria, ovvero a quei pazienti che potrebbero subire un peggioramento della loro condizione a causa di problematiche di natura odontoiatrica, fino a giungere al decesso.
Rientrano in questa categoria, e dunque hanno accesso a cure odontoiatriche a carico del Servizio sanitario nazionale, i pazienti in attesa o in seguito a trapianto; coloro che presentano stati di immunodeficienza grave; cardiopatie congenite cianogene; patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta che si sottopongono a radioterapia o chemioterapia o che comunque presentano un rischio elevato di severe complicanze infettive; soggetti con emofilia grave o altre gravi patologie dell'emocoagulazione di natura congenita, acquisita o iatrogena.
In ogni caso, le spese sostenute per le prestazioni odontoiatriche possono essere portate in detrazione, con la possibilità di recuperare una parte dei costi sostenuti in fase di dichiarazione dei redditi.
Nello specifico, come per tutte le spese mediche, i costi sostenuti per i trattamenti odontoiatrici possono essere portati in detrazione nella misura del 19%, ma solo per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. È possibile usufruire della detrazione solo per la parte di spesa che non è stata dedotta dall'Irpef dovuta dal familiare affetto dalla patologia e nel limite massimo di 6.197,48 euro all'anno.
Ci sono poi le facilitazioni economiche per andare dal dentista a favore di alcune categorie sociali. In questo caso, si prendono in considerazione le condizioni socio-economiche di chi non ha la possibilità di sostenere i costi delle cure odontoiatriche presso studi privati. Spetta alle amministrazioni locali l'onere di predisporre iniziative volte a favorire l'accesso alle prestazioni ortodontiche a favore di queste persone.
A titolo di esempio, in Emilia-Romagna le cure odontoiatriche sono fornite gratuitamente anche a coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 8.000 euro all'anno. Per i redditi compresi tra i 8.000 e i 20.000 euro è prevista una compartecipazione alla spesa. Per i redditi tra i 20.000 e i 22.500 euro è previsto il pagamento della tariffa piena della prestazione e, oltre i 22.500 euro, si esce dalla fascia di accesso al programma.
Si segnala infine come sia possibile usufruire di prestazioni gratuite, che al massimo possono prevedere il pagamento del ticket sanitario, quando i controlli e i trattamenti sono finalizzati all'individuazione di neoplasie del cavo orale oppure quando è necessario intervenire urgentemente per salvaguardare la salute del paziente.