Quali stipendi perderanno riforma fisco Marzo paradossale
Quali sono le novità Irpef previste dalla nuova riforma del Fisco e chi ci perderà tra chi prende redditi più bassi e più alti: chiarimenti
Quali stipendi tra 700-5mila euro ci perderanno con riforma fisco di Marzo ed è paradossale? La riforma del fisco del governo Meloni è stata presentata e punto centrale è la revisione dell’Irpef, con l’intenzione del governo di ridurre da quattro a tre le aliquote di tassazione. Diverse sono le ipotesi avanzate di modifica dell’Irpef, ognuna delle quali avrebbe un impatto diverso sui redditi.
Ci perderebbero, invece, i redditi più bassi sui circa 23-24mila euro, chi cioè ha redditi mensili sui 1.800 euro circa, per cui sarebbe invece previsto un aumento delle tasse di circa 300 euro. Ci perderebbero anche i redditi ancor più bassi fino a 15mila euro, per cui non è prevista alcuna novità visto che l’aliquota Irpef resterebbe ferma al 23%.
La seconda ipotesi di revisione delle aliquote Irpef al vaglio del governo prevede le seguenti aliquote:
Infine, l’ultima ipotesi di modifica Irpef potrebbe prevedere le seguenti aliquote:
Ci perderebbero anche coloro che hanno redditi tra i 15mila e 28mila euro, per cui l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%, implicando dunque maggiori tasse da pagare per esempio per redditi di 20-25mila euro annui, quindi per chi prende stipendio e pensioni tra 1.500-1.900 euro circa.
Stando a quanto emerso, qualsiasi siano le novità Irpef, pagheranno paradossalmente meno tasse i redditi alti e medio-alti mentre nulla cambierebbe per i redditi più bassi. Nelle diverse ipotesi di modifica dell’Irpef, infatti, l’aliquota per i redditi più bassi fino a 15mila euro non subirebbero mai modifiche. Non diminuirebbe lasciando, dunque, invariato il peso delle tasse su questa fascia di reddito.
Per i redditi più bassi d redditi bassi di 700 euro che rientrano nella no tax area non è previsto il pagamento di alcuna tassa, ma per i redditi appena superiori comunque bassi la riforma del fisco non prevede comunque vantaggi perché per la fascia di redditi più bassa (fino a 15mila euro) non c’è l’ipotesi di alcuna riduzione.
I veri cambiamenti delle aliquote Irpef riguardano, secondo i primi calcoli, la riduzione della tassazione per la fascia reddituale media, cioè per redditi superiori ai 28.000 euro o tra 15.000 e 28.000 euro e quelli oltre i 35.000 euro. Ed è chiaro come si tratti di una situazione paradossale, considerando che la fascia di reddito da sostenere maggiormente è quella bassa: sono i titolari di redditi più bassi che spesso non hanno abbastanza soldi per riuscire a pagare tutte le tasse dovute e non certo chi percepisce redditi più alti.