Cosa cambia e come con la prossima riforma del fisco in arrivo per tasse e detrazioni per cittadini, lavoratori e imprese
Quali importanti tasse, detrazioni, bonus saranno cancellate e altre profondamente cambiate con lariforma Fisco? Il capitolo tasse nella nuova riforma del Fisco è certamente quello più importante a cui guardano con grande attesa e interesse cittadini, lavoratori e imprenditori.
Soprattutto ora che la legge delega ha concluso con il voto favorevole del Parlamento il suo iter alle Camere dopo il quale il Governo in carica avrà al massimo 2 anni di tempo per realizzarla con un grande decreto fiscale o, come più probabile, una serie di decreti e leggi su singoli argomenti tematici (presenti nelle delega fiscale)
Allo studio, infatti, ci sarebbero diverse modifiche per diverse tasse. Vediamo di cosa si tratta.
La seconda ipotesi di revisione dell’Irpef potrebbe prevedere le seguenti tre aliquote:
Non solo Irpef: il governo punta alla revisione anche di altre tasse, a partire dall’Iva, che dovrebbe essere del tutto azzerata sui beni di prima necessità, passando dall’Irap, che dovrebbe essere cancellata per aziende e imprese, fino ad arrivare ad una rimodulazione dell’Ires.
In quest’ultimo caso, l’aliquota base dovrebbe restare al 24%, ma con riduzioni fino al 15% se l’impresa impiega gli utili raggiunti nei due anni successivi in investimenti innovativi, brevetti e o per assumere i disoccupati più ai margini del mercato del lavoro, invece di distribuirli agli azionisti.
Passando al capitolo detrazioni e bonus, le ultime notizie confermano l’intenzione del governo di rivederle, lasciando al momento esattamente come sono nei loro meccanismi e regole, detrazioni per spese mediche e per interessi passivi sui mutui.
La riduzione delle aliquote Irpef dovrebbe determinare una contestuale riduzione del carico fiscale per i cittadini e quindi minori entrate per le casse dello Stato e il governo Meloni per recuperare il mancato gettito ha intenzione di intervenire con tagli di detrazioni, agevolazioni e bonus in vigore.
L’idea è quella rimodulare le detrazioni al 19% con una revisione delle fasce di reddito per accedervi. Ora sono, infatti, previste progressive riduzioni delle detrazioni per i redditi tra i 120 e i 240 mila euro fino all’azzeramento totale delle detrazioni e l’intenzione del governo è quella di allargare la riduzione ad altre fasce di reddito.
Il governo Meloni starebbe, infatti, pensando di ridurre detrazioni e agevolazioni non solo ai redditi compresi tra i 120 e 240 mila ma anche alle altre fasce di reddito, ad eccezione delle spese sanitarie e interessi passivi sui mutui. La rimodulazione potrebbe avvenire in base ai redditi o anche, come anticipato, in base a composizione del nucleo familiare secondo quanto previsto dal quoziente familiare, oggi già usato per il superbonus 110%-90% e che potrebbe essere allargato anche per ottenere altri bonus.