Colazione al bar senza pagare
La sentenza dei giudici della Corte di Cassazione apre quindi scenari impensabili ma, sia chiaro, non è certo un invito a fare il giro dei bar della città.
Qui non c'entra l'abitudine diffusa a Napoli del caffè sospeso. Qui si tratta proprio di andare al bar, effettuare una piccola consumazione e uscire dal bar senza pagare. Senza dubbio si tratta di un comportamento censurabile dal punto di vista morale, ma siamo sicuri che anche da quello giuridico si andrebbe incontro a problemi?
La domanda è legittima perché una recente sentenza della Corte di Cassazione apre scenari inedite ovvero alla possibilità per i clienti di consumare caffè e cornetto ovvero fare colazione senza pagare. Certo, occorre mettere in conto l'ira del proprietario del bar che, come minimo, potrebbe poco educatamente invitare l'avventore a non presentarsi più. Ma a quanto pare le conseguenze economiche di questo comportamento sono limitate, se non nulle.
La sentenza dei giudici della Corte di Cassazione apre quindi scenari impensabili e, sia chiaro, non è certo un invito a fare il giro dei bar della città, concedersi la colazione mattutina e non pagare. Niente di tutto ciò perché i togati hanno ribadito un principio: non è possibile recuperare i crediti di piccolo importo. Anche nelle città in cui il costo della vita è maggiore, bastano infatti poche ore per acquista caffè (o anche cappuccino) e cornetto.
Secondo la Corte di Cassazione viene così a cadere quell'interesse rilevante indispensabile per avviare un procedimento. Non ha insomma molto senso pretendere un decreto ingiuntivo per 2-3 euro. E anzi, una richiesta di questo tipo finirebbe solo per intralciare la già ingolfata macchina giudiziaria.
Ma attenzione, perché se il principio è chiaro, resta da capire qual è la soglia dell'interesse rilevante. La colazione è certamente al di sotto del limite, ma anche l'aperitivo e la maggior parte delle consumazioni al bar. Ma le opinioni divergono e c'è chi arriva perfino a dichiarare che è possibile non pagare il conto al ristorante.
In realtà, in questo ultimo caso specifico ci sono altre valide ragioni per cui è ritenuto legale non presentarsi alla cassa. Nel corso di un pasto particolarmente orribile in un ristorante sia avverte infatti la tentazione di prendere i nostri abiti e uscire senza pagare. Tuttavia una volta che l'ordine viene inviato in cucina, il ristorante spende soldi e risorse di tasca propria per preparare il pasto. È uno scambio di beni e servizi e chi non paga quanto che hai ordinato può essere accusato di aver rubato al ristorante con quest'ultimo che conserva il diritto di sporgere denuncia contro il cliente.
In termini legali è consentito non pagare se i piatti serviti o i prezzi non sono quelli del menu, se non è stato presentato al cliente il menu con il listino prezzi dei piatti, se non si hanno abbastanza soldi per pagare il conto, a condizione di avere un rapporto di confidenza con il ristoratore, se il servizio è scadente e si ordina un piatto ma ne arriva un altro. In ogni caso, se si presenta un un problema con il pasto è meglio affronta educatamente il problema con il titolare anziché alzarsi e andare via.