Diritto di prelazione o priorità per avere eredità di case, terreni, soldi o altri beni: quando scattano e cosa prevedono leggi in vigore nel 2023
Quando vi è il diritto di prelazione e priorità in caso di eredità di case, terreni, soldi o altri beni nel 2023? Il diritto di prelazione si può esercitare sia su beni mobili, come oggetti d’arte di valore, gioielli, ecc, e sia su beni immobili, come case, terreni, immobili commerciali, ecc., o anche tramite prelazione volontaria o tramite prelazione legale, a seconda dei casi previsti dalla legge.
Diritto di prelazione come funziona e quando scatta
Quando scatta diritto di prelazione in caso di eredità di case, terreni, soldi o altri beni nel 2023
Diritto di prelazione come funziona e quando scatta
Il diritto di prelazione nasce dalla facoltà di un soggetto di poter essere preferito ad altri nella conclusione di un contratto e le parti interessate possono definire tale diritto o in maniera convenzionale, con la cosiddetta prelazione volontaria, o secondo quanto previsto dalla legge, per la cosiddetta prelazione legale, con maggiori garanzie per il prelazionario.
Il diritto di prelazione volontaria è un contratto che le parti decidono liberamente di concludere in virtù del principio di autonomia contrattuale, ma non regolato dal Codice Civile. Per quanto riguarda il diritto di prescrizione legale, è il Codice Civile che lo disciplina ed è caratterizzato dai seguenti elementi:
ha fonte nella legge ed efficacia reale;
attribuisce al prelazionario il diritto di riscatto o retratto;
è opponibile ai terzi.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, il diritto di prelazione può essere esercitato dal beneficiario solo ed esclusivamente nel momento in cui riceve la comunicazione dalla controparte, per esempio di vendita di una casa su cui il beneficiario avrebbe diritto di prelazione, in modo da decidere se concludere il contratto.
Rientrano nei casi di prelazione legale:
prelazione ereditaria;
prelazione a favore dei conduttori degli immobili non ad uso abitativo e ad uso abitativo;
prelazione nell’impresa familiare;
prelazione a favore del coltivatore diretto e del confinante, la cosiddetta prelazione agraria;
prelazione a favore dello Stato, nel caso di alienazione a titolo oneroso di beni di interesse storico, artistico e archeologico, la cosiddetta prelazione artistica;
prelazione su beni ecclesiastici.
Quando scatta diritto di prelazione e priorità per eredità di case, terreni, soldi o altri beni nel 2023
Il diritto di prelazione in caso di eredità di case, terreni, soldi o altri beni nel 2023 scatta solo con la cosiddetta prelazione ereditaria che, per legge, spetta ad un coerede nel caso in cui uno degli altri eredi ha intenzione di cedere, in parte o interamente, la sua quota.
Come previsto per le altre prelazioni legali, anche nel caso di prelazione per l’eredità di case, soldi o altri beni, il coerede prelazionario ha il diritto di essere preferito nell’acquisto rispetto agli estranei a parità di condizioni e spetta al coerede che intende vendere la sua quota, o parte di essa, il compito di comunicare agli altri coeredi la volontà di cedere e a quali condizioni tramite invio di apposita proposta contrattuale.
Dunque, perchè scatti la prelazione ereditaria per l'eredità di case, terreni, soldi o altri beni nel 2023 è necessaria una pluralità di eredi perchè la prelazione ereditaria punta a mantenere ristretta la comunione sui beni ereditari, limitando l’ingresso di altri soggetti con lo scopo di semplificare la divisione ereditaria e impedire l’eccessivo frazionamento della proprietà, in modo da evitare eventuali conflitto tra i comproprietari.
A prescindere dalla prelazione ereditaria, esiste anche una priorità di successione dell’eredità di case, terreni, soldi e altri beni che dipende dalle cosiddette quote legittime. Le quote legittime per la successione ereditaria, secondo le leggi in vigore, sono le seguenti in base ai familiari del defunto:
se la persona defunta lascia solo l’altro coniuge, spetta a lui in maniera prioritaria la metà dell’eredità defunto e la casa coniugale e l’altra metà dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
se la persona defunta lascia marito o moglie e un figlio unico, un terzo dell’eredità e il diritto di abitazione sulla casa vanno al coniuge, un terzo dell’eredità va al figlio unico e un terzo dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
se la persona defunto lascia marito o moglie e due o più figli, un quarto dell’eredità spetta al coniuge più il diritto della casa coniugale, metà dell’eredità deve essere divisa tra i figli in parti uguali e un quarto dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
se manca il coniuge e in presenza di un figlio unico, al figlio spetta metà dell’eredità e l’altra metà dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
se la persona defunta lascia coniuge e genitori, l’eredità spetta per metà al coniuge più il diritto della casa coniugale, un quarto dell’eredità spetta a genitori e altri ascendenti, come nonni bisnonni ecc, e un quarto dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
se la persona defunta lascia solo i genitori, spetta a loro un terzo dell’eredità e due terzi dell’eredità sono di quota del testamento liberamente disponibile.