Quanto aumentano stipendi con bonus 200 euro esteso, detassazione welfare e decontribuzione

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quanto aumentano stipendi con bonus 200

Detassazione welfare, decontribuzione e bonus 200 esteso per aumentare gli stipendi fino a fine 2022: come e di quanto cambieranno con ultime novità

Quanto stipendio può aumentare combinando detassazione welfare, decontribuzione e bonus 200 esteso? Il Decreto Aiuti bis ha previsto misure per aumentare gli stipendi dei lavoratori e garantire loro risorse in più per contrastare inflazione galoppante e caro prezzi. Si tratta tuttavia di aumenti che deludono e relativamente bassi, secondo le stime, rispetto a quanto avrebbe assicurato in più in busta paga l’estensione del bonus di 200 euro anche nei prossimi mesi, vale a dire da agosto a settembre.

Vediamo di seguito in particolare quanto può aumentare uno stipendio combinando detassazione welfare, decontribuzione e bonus 200 esteso.

  • Aumenti stipendio con detassazione welfare e decontribuzione 
  • Ulteriori 200 euro di aumento insieme a detassazione welfare e decontribuzione 

Aumenti stipendio con detassazione welfare e decontribuzione 

Per effetto di detassazione welfare e decontribuzione al 2%, gli stipendi dei lavoratori dipendenti italiani, da settembre a dicembre, aumentano di qualche decina di euro. Considerando la percentuale di decontribuzione al 2%, gli stipendi possono aumentare fino ad un massimo di 120 euro circa, ma non per tutti, considerando che si tratta di aumenti che cambiano di in base a quanto si percepisce di stipendio, attestandosi su aumenti più alti per chi percepisce stipendi più alti e aumenti più bassi per chi percepisce stipendi inferiori.

Secondo alcune simulazioni, sembra, infatti, che per stipendi tra i 10mila euro e 20mila euro lordi annui, quindi per chi percepisce stipendi si circa 1.150 euro, l’aumento netto mensile sarà tra 7 euro e 12 euro, per un aumento complessivo fino a dicembre di circa 40 euro. 

Per esempio, chi prende uno stipendio di mille euro, avrà un aumento di circa 30 euro complessivi, per uno stipendio di circa 1.300 euro, l’aumento sarà di circa 30-40 euro e così via fino a stipendi di 2.600 euro circa, per cui si può arrivare ad aumenti di 110 euro circa euro al mese complessivamente.

Si ottengono, dunque, aumenti maggiori se si percepiscono stipendi lordi di circa 30mila euro annui, attestandosi su un netto di circa 127,64 euro complessivi, per 18,23 euro al mese, mentre per stipendi annui fino a 32.500 euro sono previsti aumenti mensili di circa 17 euro per un totale di circa 119 euro.

Possiamo dire, in conclusione, che tra decontribuzione e detassazione welfare gli aumenti degli stipendi oscillano mediamente tra i 12 e 35 euro al mese circa, che possono salire fino a 70-80 euro circa.

Nessun aumento di stipendio sarà, invece, riconosciuto a chi percepisce stipendi da 2.700 euro in su, considerando che la decontribuzione aumentata al 2% vale per chi ha redditi entro i 35mila euro annui.

Ulteriori 200 euro di aumento insieme a detassazione welfare e decontribuzione 

Agli aumenti stipendi in qualche decina di euro al mese fino a circa 120 euro si aggiungono i 200 euro di bonus una tantum di luglio ancora atteso da alcune categorie di persone a cui la misura spetta di diritto e che lo riceveranno solo nella busta paga di ottobre. 

L’aumento dei 200 euro si aggiunge pertanto agli aumenti derivanti da decontribuzione e detassazione welfare solo nel mese di ottobre e non per tutti i lavoratori ma solo per le categorie di persone che attendono ancora il pagamento del bonus di 200 euro di luglio una tantum e che sono in particolare:

  • precettori di indennità di disoccupazione Naspi, Dis-Coll;
  • beneficiari di disoccupazione agricola e ex indennità Covid 2021; 
  • lavoratori domestici;
  • co.co.co, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • altri lavoratori che devono presentare domanda per avere i 200 euro, come collaboratori e lavoratori stagionali, che possono infatti presentare domanda fino al prossimo 31 ottobre; 
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori autonomi privi di partita Iva non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Ad ottobre aumenta lo stipendio per il riconoscimento del bonus di 200 euro anche per i nuovi beneficiari della misura individuati dal nuovo Decreto Aiuti bis e che sono: 
  • precari della scuola; 
  • collaboratori sportivi;
  • lavoratori che non hanno usufruito dello sgravio contributivo entro i primi sei mesi dell’anno perché magari interessati da eventi coperti da contributivi figurativi Inps, per esempio nei casi di maternità o di lavoratori in cassa integrazione.
Per tutte queste persone, lo stipendio di ottobre potrebbe aumentare dai circa 220 anche fino ai 300 euro e forse qualcosina in più, tutto dipende dall’importo del normale stipendio percepito su cui calcolare detassazione welfare, decontribuzione al 2% e somma dei 200 euro una tantum.