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Dalle novità già approvate a ulteriori modifiche possibili per il riconoscimento del reddito di cittadinanza: cosa potrebbe ancora cambiare
Quali sono le modifiche nel 2022 e le più probabili nel 2023 per il reddito di cittadinanza? Il reddito di cittadinanza nasce come misura di sostegno al reddito e per aiutare le famiglie costrette a vivere in condizioni economiche critiche e tale è stato al suo debutto, diventata però poi una misura quasi speculativa.
Tanti dei beneficiari del reddito di cittadinanza si sono rivelati inadeguati a riceverlo, tanti hanno fatto i furbetti frodando il Fisco e tanti rifiutano offerte di lavoro perché percepiscono il reddito di cittadinanza a cui non vogliono rinunciare, perché permette di avere soldi stando comodamente a casa piuttosto che impegnarsi a lavorare. Ecco perché si pensa a modifiche della misura. Vediamo quali potrebbero essere.
Per poter, infatti, beneficiare del reddito di cittadinanza bisogna soddisfare specifici requisiti che sono:
Inoltre, dal primo gennaio 2022 il calcolo del reddito familiare su cui calcolare l’importo del reddito di cittadinanza da erogare avviene anche considerando quattordicesima e maggiorazioni sociali, modifica che ha significato in molti casi ridurre il reddito di cittadinanza per tanti e ricalcolo peggiorativo con conguagli per recuperare le somme indebitamente percepite.
Il reddito di cittadinanza potrebbe cambiare ancora nel 2023. Stando, infatti, a quanto riportano le ultime notizie, mentre sono in tanti coloro che vorrebbero del tutto abolirlo perché rappresenterebbe una misura che scoraggia all’occupazione, sono diversi anche i partiti politici che spingono per modifiche al reddito di cittadinanza per evitare le truffe che dal suo debutto si susseguono e per incentivare il lavoro e non disincentivarlo come invece sta accadendo.
Tra le proposte di modifica avanzate per rivedere il reddito di cittadinanza, quella della Lega che prevede la possibilità di mantenere il 50% dell’importo riconosciuto di reddito di cittadinanza per chi accetta un lavoro stagionale, in modo da sostenere il lavoro pur se beneficiari della misura a cui non si vuole rinunciare.
Anche per il ministro Orlando si potrebbero definire ulteriori modifiche al reddito di cittadinanza, che pur è migliorato con il ricalcolo degli importi per rifiuta un lavoro, senza però anticipare quali potrebbero essere le effettive modifiche applicabili ancora.