Reddito di cittadinanza, le novità di Agosto tra cancellazioni ma anche errori e possibili proroghe e modifiche

di Marianna Quatraro pubblicato il
Reddito di cittadinanza, le novità di Ag

Cosa è già cambiato ad agosto per il reddito di cittadinanza, a chi è stato per errore cancellato e modifiche e proroghe richieste e cosa cambierà ancora

Quali sono le novità di Agosto per il reddito di cittadinanza tra cancellazioni ma anche errori e possibili proroghe e modifiche? Il reddito di cittadinanza si esaurisce completamente il prossimo 31 dicembre 2023, ma già da questo mese di agosto la misura è già stata cancellata per le famiglie senza minori, disabili o over 60 e cambia, perché non sarà pagata, la quota di reddito di cittadinanza per i ragazzi tra i 18 e 29 anni che non hanno completato i 10 anni di istruzione obbligatoria e fanno parte delle famiglie che percepiscono il sussidio.

Non hanno diritto ad avere ad agosto la propria quota di reddito di cittadinanza anche i soggetti di età compresa tra 18 e 65 anni con obbligo di sei mesi di formazione secondo il programma loro assegnato. Possono, invece, continuare a percepire il reddito di cittadinanza ad agosto i nuclei familiari con persone con disabilità e persone fragili, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età. 

  • Reddito di cittadinanza tra cancellazioni ad agosto, errori e possibili proroghe 
  • Cosa succede dopo agosto per chi ha perso e chi ancora prende reddito di cittadinanza


Reddito di cittadinanza tra cancellazioni ad agosto, errori e possibili proroghe 

Se per i soggetti occupabili è scattata la cancellazione del reddito di cittadinanza, per alcuni beneficiari della misura a cui è stata già comunicata la sospensione del beneficio, ma per errore, si prospetta una riattivazione. Stando a quanto riportano le ultime notizie, il reddito di cittadinanza sarebbe stato sospeso anche a persone per cui è stato in realtà confermato il diritto a riceverlo. 

Possono, infatti, ancora avere fino a fine anno il reddito di cittadinanza persone con disabilità e persone fragili, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età ma non solo. E a molte di queste persone, per errore, è stato comunque cancellato il reddito di cittadinanza.

Ma si chiedono modifiche e nuovi controlli per la sua riattivazione e, inoltre, per chi non rientra tra coloro che per cui è realmente decaduto il diritto ad avere il reddito di cittadinanza scattano invece le disposizioni transitorie, che accompagnano alcuni nuclei familiari fino all’esaurimento del reddito di cittadinanza a fine 2023 e al debutto del nuovo assegno di inclusione. 

In particolare, l’Inps ha spiegato che la sospensione del reddito di cittadinanza avviene se si realizza la presa in carico dei servizi sociali e in questo caso viene prorogata ancora fino al 31 dicembre 2023 la possibilità di ricevere il beneficio.

Per l'accesso alla presa in carico, i servizi sociali devono prima effettuare una valutazione specifica e poi comunicarla ai Comuni che, se ritengono la persona non attivabile al lavoro, inseriscono i dati del nucleo su GePI, la piattaforma per la gestione dei Patti per l’inclusione sociale.

I servizi sociali del Comune hanno tempo fino al 31 ottobre 2023 per comunicare all’Inps l’avvenuta presa in carico del soggetto tramite piattaforma GePI e, se la stessa presa in carico arriva all’Inps entro fine ottobre, il reddito di cittadinanza viene riattivato fino al 31 dicembre 2023 e in questo caso vengono pagati anche agli arretrati da agosto. 

Possono accedere alla presa in carico dei servizi sociali solo le persone che vivono in condizione di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo.

Cosa succede dopo agosto per chi ha perso e chi ancora prende reddito di cittadinanza

Per chi è del tutto decaduto dal diritto di avere il reddito di cittadinanza ad agosto, debutta dal primo settembre 2023 il Supporto alla formazione e al lavoro, nuovo sussidio per gli occupabili che si trovano in condizioni di povertà assoluta e che permette di ricevere un’indennità di partecipazione pari a 350 euro per 12 mensilità e non rinnovabile se si seguono in percorsi di formazione o si svolgono lavori socialmente utili e servizio civile inseriti nel più ampio quadro di politica attiva al lavoro, Gol. 

Il Supporto alla formazione e al lavoro si rivolge ai soggetti di età compresa fra i 18 e 59 anni e, per accedervi, tutti i soggetti occupabili senza lavoro devono avviare un percorso di ricerca attiva del lavoro con un Centro per l’impiego e decade subito se si rifiuta un’offerta di lavoro considerata congrua per distanza da casa, tipologia di lavoro e contratto, durata del lavoro, ecc.

I requisiti per accedere sl nuovo Supportosono i seguenti:

  • avere un Isee entro i 6mila euro;
  • essere residenti in Italia;
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, ad eccezione di autoveicoli e motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale per persone con disabilità;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
  • non essere sottoposti a misura cautelare personale, a misura di prevenzione e non avere condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
Dal primo gennaio 2024, invece, il reddito di cittadinanza sarà completamente sostituito dal nuovo assegno di inclusione che, però, non spetterà a chi ha usufruito o usufruisce del Supporto alla formazione e al lavoro, ma solo ed esclusivamente per i non occupabili. 

Per avere il nuovo assegno di inclusione del valore di 500 euro al mese bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere residenti in Italia;
  • avere un Isee entro i 9.360 euro;
  • essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino di paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o titolare dello status di protezione internazionale;
  • essere residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere una persona disabile o un minore o un over 60 o una persona titolare di invalidità civile;
  • avere un reddito entro i 6mila euro annui;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare entro i 30mila euro, escludendo la prima casa se ha un valore non superiore a 150mila euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro, aumentati di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo, massimali che aumentano ancora di 5.000 euro per ogni componente disabile e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.