Riforma fiscale 2023, modifiche in meglio su acconti per partite iva forfettarie e ordinarie

di Marianna Quatraro pubblicato il
Riforma fiscale 2023, modifiche in megli

Riforma fiscale cambiano acconti partite iva

Come potrebbero cambiare i pagamenti degli acconti per titolari di partita Iva con rateizzazione: cosa prevede nuova riforma fiscale per il 2023

Si avvicina il 30 giugno, data entro la quale si devono pagare il saldo sui redditi 2021 e l’acconto 2022, che può essere pagato sia con metodo storico e sia con metodo previsionale. Con il metodo previsionale il contribuente può pagare gli acconti sulla base di redditi che ritiene avrà nel 2022 senza considerare i redditi percepiti nel 2021.

Le scadenze di pagamento degli acconti per titolari di partite Ive, sia forfettari che ordinarie, potrebbero cambiare dal prossimo anno con la nuova riforma fiscale. Vediamo allora come cambiano gli acconti per le partite Iva forfettarie e ordinarie con la riforma fiscale 2023?

  • Acconti partite iva forfettarie e ordinarie cosa cambia con riforma fiscale 2023
  • Come funzionano acconti partite Iva forfettarie e ordinarie e attuali scadenze


Acconti partite iva forfettarie e ordinarie cosa cambia con riforma fiscale 2023

Con la riforma fiscale 2023 cambiano calcolo e pagamento degli acconti delle imposte dovute per chi ha partita Iva forfettaria e ordinaria.

Stando a quanto riportano le ultime notizie, si pensa ad introdurre un nuovo metodo di calcolo di acconti per il versamento dell’Irpef, mantenendo l'attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti anche previsionale insieme ad una progressiva mensilizzazione del pagamento degli acconti ma anche dei saldi e l’eventuale riduzione della ritenuta d'acconto.
 

Dunque, i contribuenti potranno spalmare in più rate mensili i pagamenti degli acconti avendo possibilità di una maggiore liquidità a disposizione nel corso dell’anno.

Come funzionano acconti partite Iva forfettarie e ordinarie e attuali scadenze

Se con la riforma fiscale 2023 si preparano a cambiare i tempi di pagamento degli acconti per i titolari di partita Iva, che non avranno più un carico fiscale ‘concentrato’ ma rateizzato, le scadenze da rispettare ancora per quest’anno sono in particolare le seguenti:

  • 30 giugno per il versamento del saldo dell’anno precedente e il primo acconto dell’anno in corso;
  • 30 novembre per il versamento del secondo acconto.
L’acconto per l’anno in corso deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo. I pagamenti si dividono, infatti, nel seguente modo:
  • unico versamento entro il 30 novembre dell’anno di imposta se l’acconto è di importo inferiore a 257,52 euro;
  • due rate, se l’acconto è di importo pari o superiore a 257,52 euro, con la prima rata pari al 40% e da versare entro il 30 giugno dell’anno di imposta (insieme al saldo dell’anno precedente) e la seconda rata pari al restante 60% e da versare entro il 30 novembre dello stesso anno.
I titolari di partita forfettaria possono pagare:
  • in un unico versamento entro il 30 novembre se l’importo totale dovuto è entro i 206 euro;
  • in due rate di pari importo (50%+50%) entro le stesse scadenze previste per gli altri contribuenti, cioè 30 giugno e 30 novembre.