Risparmiometro, al via sistema Agenzia Entrate per monitoraggio evasione fiscale

di Luigi Mannini pubblicato il
Risparmiometro, al via sistema Agenzia E

L’Agenzia delle Entrate ha elaborato un nuovo algoritmo capace, stando alle indiscrezioni di dare un contributo determinante alla lotta contro l'evasione fiscale. Ma non è tutto oro quello che luccica

L'Agenzia delle Entrate ha messo a punto un nuovo strumento contro l'evasione fiscale per il controllo in modo particolare dei conti correnti. Ecco come funziona, chi, quando e come può essere controllaro.

L’incubo di un grande fratello che sorveglia dall’alto la situazione patrimoniale di ciascuno, si materializza ogni giorno di più negli occhi dei contribuenti italiani. L’Agenzia delle Entrate ha infatti elaborato un nuovo algoritmo capace, stando alle indiscrezioni che circolano a riguardo, di dare un contributo determinante in questa sfida. Algoritmo che è già stato ribattezzato risparmiometro e già questa parola, per i contribuenti, suona sinistra visto che fa rima con redditometro che ha già provveduto a spargere timori e paure nei cuori dei contribuenti italiani negli scorsi anni. Si tratta, dunque, di un nuovo sistema per controllare e spiare i conti correnti da un Fisco sempre più invasivo.

Risparmiometro nuovo sistema per controllare

Quindi il risparmiometro è il nuovo sistema elaborato dall’Agenzia delle Entrate per controllare le eventuali evasioni da parte dei contribuenti italiani. In maniera non certo sobrio a quanto pare. Il meccanismo alla base di questo strumento è quello di stimare le spese medie di ogni contribuente, confrontarle con il reddito dichiarato e capire se vi sono incongruenze, ovvero se le spese effettuate superano i redditi conseguiti. Il principio che ha ispirato questa misura potrebbe sembrare corretto.

Un accertamento fiscale non può fare a meno di indagare sui conti correnti, conti deposito ed obbligazioni, buoni fruttiferi e carte di credito, nonché prodotti finanziari emessi da assicurazioni e società che si occupano di compravendita di metalli preziosi. Il risparmiometro, però, inverte l’onere della prova: se sul tuo conto corrente ci sono pochi movimenti potresti essere un evasore. L’eventuale incoerenza riscontrata potrebbe essere sintomatica di un “rischio fiscale”. In mancanza di prove verrebbe applicata la tassa sul risparmio, non su tutta la somma depositata in banca ma soltanto su quella parte che, secondo i controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate, ritenuta eccessiva rispetto ai redditi dichiarati.

Spiare i conti correnti da Fisco

Il risparmiometro quindi potrebbe trasformarsi ben presto in un vero e proprio modo per spiare i conti correnti degli italiani ideato dal Fisco per ridurre al minimo le cattive tentazioni. Basta fare qualche esempio però per immedesimarsi nelle paure che in questo momento potrebbero spingere i contribuenti a vivere davvero stati di panico accentuato. Con il Fisco e con l’Agenzia delle Entrate, non si scherza, questo è chiaro. Proviamo a considerare un caso che non è poi così improbabile. Coppia di trentenni, con figli, i cui stipendi non bastano a soddisfare le spese quotidiane.

Ovvio che il ricorso all’aiuto dei propri genitori, magari pensionati, è un’ipotesi tutt’altro che peregrina da prendere in considerazione. E l’aiuto, magari per pagare l’affitto di casa, arriva in questi casi sempre in contanti. Come farebbero questi ragazzi a dimostrare al fisco da dove provengono questi soldi? La speranza è che i test a cui il risparmiometro sarà sottoposto prima di entrare in vigore in maniera ufficiale servano ad evidenziare tutto quello che no va per evitare che la scure dell’Agenzia delle Entrate si abbatta sui soliti noti. Quelli che hanno certamente meno colpe riguardo alla clamorosa evasione fiscale che si registra ogni anno in Italia.