Ritorna a sorpresa rilancio flat tax per partite iva ma anche dipendenti in manovra finanziaria (e modifiche Irpef)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Ritorna a sorpresa rilancio flat tax per

Spunta di nuovo l’ipotesi di flat tax nella prossima Manovra Finanziaria 2024: ecco cosa potrebbe esserci, come e per chi

Si va verso la definizione delle misure da inserire nella prossima Manovra Finanziaria 2024 e sono diverse le difficoltà che il governo deve affrontare per poter effettivamente lavorare come vorrebbe. Mancano, infatti, le risorse economiche necessarie per l’attuazione di tutti i provvedimenti che si vorrebbero fare e si attende anche la presentazione della Nadef, nota di aggiornamento al Def, per capire effettivamente quanti soldi potranno essere usati. Nel frattempo, però, ritorna l'idea del rilancio della flat tax per partite iva e dipendenti in manovra finanziaria.

  • Ritorna l'idea del rilancio della flat tax per partite iva e dipendenti in manovra finanziaria 
  • Torna la Flat tax insieme a modifiche Irpef in manovra finanziaria

Ritorna l'idea del rilancio della flat tax per partite iva e dipendenti in manovra finanziaria 

Se fino a qualche giorno fa sembrava che la questione della flat tax fosse stata messa da parte, sia in delega fiscale che in Manovra Finanziaria, soprattutto considerando le poche risorse economiche e disposizione e le priorità fissate dal governo, dal garantire aumenti degli stipendi confermando l’aumento del taglio del cuneo fiscale al 7%, o con detassazione della tredicesima, a misure per le pensioni, seppur saranno decisamente poche e meno incisive di quanto si sarebbe voluto fare, ora si torna a parlare di flat tax.

Lega e parte di Fratelli di Italia, ma in generale tutta la maggioranza, punterebbe, infatti, ad aumentare ancora da 85mila a 100mila euro la soglia dei compensi entro la quale i professionisti e tutti i titolari di Partita Iva possono scegliere ancora di aderire al regime fiscale forfettario che prevede una tassazione sostitutiva con aliquota del 15%.

Uno dei motivi per cui la flat tax è tornata in discussione è soprattutto per dare un segnale alle Partite Iva di qualcosa di concreto che si potrebbe fare anche per loro, considerando che per le Partite Iva non è stato fatto nulla finora, né relativamente a misure per aumentarne i guadagni, come fatto invece per stipendi dei lavoratori dipendenti e pensionati, né relativamente a quello che era stato annunciato come decreto ad hoc per Partite Iva, che avrebbe dovuto contenere misure per disoccupazione e malattia anche per liberi professionisti e lavoratori autonomi con Partita Iva, ma caduto nel dimenticatoio.

Ora riproporre la flat tax, insieme forse ad altre misure per le Partite Iva, potrebbe essere la mossa giusta del governo anche in vista delle prossime elezioni europee del 2024, per riuscire a conquistare maggiori consensi.

E si parla anche di riprendere l'idea della flat tax per dipendenti, detassando la parte extra di reddito, flat tax che, secondo il viceministro dell'economia Leo, cercherà di dare il più possibile sostegno al lavoro dipendente.

La flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti inizialmente prevista dal governo dovrebbe porsi come una tassazione ridotta da applicare a tredicesime, straordinari e premi di produttività
 

Torna la Flat tax insieme a modifiche Irpef in manovra finanziaria

L’idea del ritorno della flat tax si affiancherebbe nella prossima Manovra Finanziaria alle modifiche Irpef che si potrebbero iniziare a fare anticipando la delega fiscale anche se solo per alcuni. L’idea potrebbe essere quella di una prima revisione Irpef per i redditi più bassi, magari con estensione della no tax area. 

Una delle importanti novità in tema di tasse della nuova delega fiscale che potrebbe rientrare nella Manovra Finanziaria 2024 è, infatti, la possibile estensione della no tax area, cioè della soglia di reddito al di sotto della quale non si deve pagare alcuna tassa. 

La no tax area attualmente è diversa per pensionati e lavoratori, per cui per i primi è fissata a 8.500 euro e per i secondi è fissata a 8.174 euro, l’obiettivo del governo Meloni è quello di stabilire una soglia di reddito entro il quale non si pagano le tasse uguale sia per lavoratori che pensionati.

Secondo le ultime notizie, la nuova soglia di no tax area uguale per pensionati e lavoratori potrebbe aumentare per tutti sugli 8.500 euro annui. 

Per quanto riguarda le modifiche Irpef, l'obiettivo generale è ridurre inizialmente da quattro a tre le aliquote Irpef per arrivare gradualmente ad un'aliquota unica, uguale per tutti, seguendo però sempre il principio della progressività dell'imposizione.


Per la revisione delle aliquote Irpef quattro erano gli schemi di modifica ipotizzati con tre nuove aliquote in base a tre scaglioni di reddito. Stando alle ultime notizie, sembra che siano principalmente due le ipotesi di revisione Irpef al vaglio del governo:

  • una prima amplierebbe il primo scaglione di reddito per comprendere anche il secondo in modo da tassare al 23% tutti i redditi fino a 28mila euro;
  • una seconda che accorperebbe il secondo e il terzo scaglione lasciando invariati il primo e l’ultimo.
In particolare, le attuali quattro aliquote Irpef sono le seguenti:
  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Tra le prime ipotesi di revisione dell’Irpef, e forse la più probabile, c’è quella che prevede le seguenti nuove aliquote:
  • del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Altra ipotesi di revisione Irpef potrebbe prevedere le seguenti aliquote:
  • del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.