Scontrino elettronico, fattura elettronica o ricevuta fiscale
Scontrino elettronico, fattura elettronica o ricevuta fiscale 2023 quando e quale va emesso. I casi
Quando occorre fare lo scontrino elettronico o la fattura elettronica o è sufficiente la ricevuta fiscale nel 2023? Quando si devono fare sia lo scontrino elettronico e e sia la fattura elettronica? Quando si può fare solo la ricevuta fiscale e né lo scontrino elettronico e né la fattura elettronica?
Si tratta di dubbi legittimi nel 2023 per via dei tanti cambiamenti introdotti che espongono commercianti, professionisti, lavoratori autonomi e negozianti ad aggiornarsi rispetto alle nuove norme. In particolare, questo è l'anno della sostituzione dello scontrino cartaceo con quello elettronico con tutte le conseguenze che porta con sé.
Caratteristica comune di tutti questo strumenti è la volontà del legislatore di tenere traccia dei pagamenti e di conseguenza di eliminare ogni forma di evasione. Vediamo allora le differenze, quando e quale va emesso tra
La principale novità del 2023 è l'allargamento dell'obbligo dello scontrino elettronico alla quasi totalità dei commercianti al termine del periodo di sperimentazione. Il suo utilizzo è semplice perché va emesso quando si incassa il corrispettivo e si consegna la merce venduta.
Dal punto di vista formale, lo scontrino elettronico contiene alcuni elementi ben precisi. Ma non occorre allarmarsi perché tutti i moderni registratori telematici sono adeguatamente predisposti. Allo stesso tempo, anche gli adattamenti degli strumenti già in proprio possesso devono necessariamente tenere conto di queste informazioni.
Ecco quindi che occorre che innanzitutto siano sempre presenti denominazione o ragione sociale di chi lo emette e l'indirizzo del punto vendita. Devono essere sempre ben chiari sia la partita Iva e sia i dati contabili dell'operazione effettuata.
E infine non possono mancare nello scontrino elettronico 2023 né data, ora di emissione e numero progressivo e né logotipo fiscale e numero di matricola del registratore telematico.
La fattura elettronica è invece un documento fiscale utilizzato dai possessori di partita Iva (solo in regime ordinario e non forfettario) in cui sono contenuti i dettagli della prestazione offerta e l'importo da ricevere, scorporato nelle singole voci tra importo netto, Iva e totale lordo.
Dal punto di vista formale, la fattura elettronica contiene i dati anagrafici di chi la emette, insieme al numero di partita Iva, e quelli del committente del lavoro e della prestazione, compresa la partita Iva (o il codice fiscale se ne è sprovvisto).
Ogni fattura elettronica - da inviare evidentemente per via telematica - è numerata in ordine progressivo con la precisa indicazione della data di emissioni. Il fisco comprende in questo modo quanto è stato pagato di imponibile e di Iva in quel preciso giorno.
La ricevuta fiscale 2023 rappresenta una soluzione intermedia perché sostituisce lo scontrino, può anticipare la fattura e viene utilizzata per specificare meglio le voci di spesa, passaggio impossibile nello scontrino perché le voci sono preimpostate.
Si utilizza per prestazione di servizi a privati e si rivela un alleato prezioso quando non è possibile l'uso di un registratore telematico, ad esempio in occasione della partecipazione a fiere.
Dal punto di vista formale, la ricevuta fiscale 2023 contiene la descrizione e la quantità dei beni o servizi venduti, la data di emissione, la numerazione progressiva (come per le fatture elettroniche), il numero di partita Iva, l'indirizzo, la sede e la ragione sociale di chi la emette, la numerazione fiscale prestampata dalla tipografia e i riferimenti all'autorizzazione.