Nuovo portale per il censimento case
Punto di riferimento dei controlli sugli immobili, gli appartamenti e le case degli italiani è un archivio gestito dall'Enea. Ecco come funziona.
L'obiettivo alla base della creazione del nuovo portale 2022-2023 con i dati di case e immobili di ogni italiano è dichiarato: conoscere le prestazioni energetiche così da verificare se le agevolazioni erogate per rendere le strutture più sostenibili siano state utilizzate o meno. Da qui la creazione di un grande database in cui trovano spazio le informazioni relative al patrimonio immobiliare degli italiani già contenute in altre banche dati.
Detto in un modo più istituzionale, il Ministero della Transizione ecologica punta a realizzare degli strumenti di consulenza e pianificazione utili a guidare i cittadini nel processo di miglioramento dei propri immobili. Vediamo in questo articolo:
Quali sono i dati che interessano? Verrebbe da dire un po' tutto in quanto comprendono la consistenza e dalla natura dell'edificio in termini di volume, numero vani, anno di costruzione, categoria catastale. Ma anche le caratteristiche energetiche per edificio e unità immobiliari, come classe Ape, superficie disperdente opaca e trasparente, tipologia di impianto di riscaldamento, produzione di energia elettrica e consumi annui. E poi le informazioni su eventuali interventi di manutenzione.
Ancora più nel dettaglio, ai raggi X finiscono le caratteristiche energetiche per edificio e unità immobiliari (classe Ape, consumi annui per vettore energetico, potenza in prelievo, superficie disperdente opaca e trasparente, trasmittanze delle superfici opache e trasparenti, tipologie di impianto di riscaldamento, ACS, condizionamento, produzione di energia elettrica, colonnine di ricariche, nonché relative potenze e rendimenti).
Quindi le informazioni generali censite dall'Istat (codice comunale, sezione di censimento, popolazione residente, aree montane, zone climatiche, zone di rischio sismico, rischio idrogeologico, consumi idrici). Poi i dati relativi alla consistenza degli edifici e delle unità immobiliari (superficie, volume, numero di vani, anno di costruzione, categoria catastale); Dopo le informazioni sul tema dei servizi pubblici e privati (allegato I al decreto) e quelle concernenti i certificatori energetici abilitati.
Infine, gli interventi di manutenzione (elemento edilizio, anno di realizzazione dell'intervento, incentivo percepito per l'intervento) e le valutazioni del potenziale di risparmio (elenco degli interventi, costi di realizzazione, risparmi attesi).
Le informazioni sono inviate al nuovo database dal catasto degli attestati di prestazione energetica, dal Gestore dei servizi energetici (Gse), dallo sportello unico certificatori energetici abilitati, dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, da Iper dell'Agenzia del demanio, dagli archivi catastali del Fisco e dalla stessa Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Il flusso dei dati dati sarà generato anche dal repertorio nazionale dei dati territoriali, dall'anagrafe della popolazione residente e dalla banca dati sull'edilizia scolastica. A cui aggiungere le informazioni in possesso di Agenzia delle entrate che riguardano le detrazioni applicate.