Sentenza storica davvero importante su case in affitto e decreto con nuove regole e tasse inquilini e proprietari

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come cambiano le regole per case in affitto tra nuova storica sentenza della Cassazione e ulteriori novitą in arrivo con prossimo Decreto del governo

Qual è l’importanza della sentenza storica sugli affitti casa in attesa di decreto con nuove regole e tasse proprietari e inquilini? Si avviano a cambiare le regole per proprietari e inquilini che vivono in case in affitto, con particolare attenzione a modalità e tasse da pagare per case in affitto ma soprattutto agli affitti brevi. E a prevede cambiamenti non sarà solo il nuovo decreto affitti perché una recente e importante sentenza della Corte di Cassazione inciderà decisamente tanto sulle regole di affitto di case.   

  • Nuova importante storica sentenza su affitti cosa prevede 
  • Nuovo decreto affitto con nuove regole e tasse proprietari e inquilini

Nuova importante storica sentenza su affitti cosa prevede 

Una recente sentenza della Corte di Cassazione è intervenuta con chiarimenti su tempi e validità della registrazione di contratti di affitto specifici. Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, se due parti hanno stipulato due contratti di affitto, per esempio uno con un canone mensile maggiore non registrato e uno con un canone inferiore registrato, a prevalere è sempre il primo contratto che viene registrato. 

La Corte di Cassazione ha ribadito come la mancata registrazione di un contratto di locazione rende nullo il contratto stesso, per cui in presenza di due contratti di cui uno solo registrato, scelta generalmente fatta dai proprietari per pagare meno tasse, l’altro non ha mai valore, pur se viene registrato postumo. 

Ciò significa che se un inquilino paga una parte di affitto, relativa al contratto non registrato in nero, e l’altra parte, che risulta nel contratto di locazione registrato regolarmente, con strumento tracciabile, se dovesse non pagare, e anche in maniera reiterata, la parte dell’affitto in nero non può essere soggetto ad alcun provvedimento da parte del proprietario. 

La sentenza sottolinea, infatti, il principio generale per cui il contratto nullo non può mai produrre effetti, pur trattandosi di un rapporto di fatto.

La nuova sentenza della Cassazione sugli affitti risulta molto importante per proprietari e inquilini perché impone la registrazione tempestiva dei contratti di locazione per assicurare la loro validità e l’adempimento delle responsabilità fiscali, contribuisce, di conseguenza, a garantire maggiore certezza giuridica alle parti coinvolte e a prevenire future controversie legali.

Nuovo decreto affitto con nuove regole e tasse proprietari e inquilini

Si preparano a cambiare regole e tasse per proprietari e inquilini di case in affitto con il nuovo decreto affitti su cui sta lavorando il governo ormai da un po' di tempo. Se già da quest’anno sono entrate in vigore novità sugli obblighi di comunicazione all'Agenzia delle Entrate di informazioni e dati come anno di locazione e dati catastali della casa in affitto breve, insieme a tutti gli altri dati già obbligatori per la registrazione di un contratto, che sono nome e cognome del locatore, codice fiscale del locatore, durata del contratto, indirizzo dell’immobile locato, importo del corrispettivo lordo, si avviano ad essere approvate ulteriori modifiche con il nuovo decreto affitti.

Secondo alle anticipazioni, il nuovo decreto affitti dovrebbe prevedere nuove regole per proprietari e inquilini soprattutto per gli affitti brevi, come: 

  • decisione di un minimo di due notti per affittare case;
  • compilazione obbligatoria di un registro per chi ospita;
  • nuove misure di tutela per le famiglie numerose che scelgono una casa piuttosto che un albergo;
  • nuovi incentivi per gli affitti brevi nei piccoli borghi di Italia dove non sono presenti strutture alberghiere;
  • obbligo per i proprietari di fissare un Codice identificativo nazionale (Cin) per ogni immobile a uso abitativo messo in affitto per finalità turistiche, con contestuale obbligo di esporlo anche negli annunci pubblicati su tutti i portali online e se non si assolve a tale adempimento si rischiano multe fino a 5mila euro;
  • obbligo per chi svolge l’attività di locazione in forma imprenditoriale, cioè chi gestisce più di quattro appartamenti, di presentazione della Scia, segnalazione certificata di inizio attività.
In tema di tasse, nel nuovo decreto affitti potrebbe rientrare anche la misura che prevede l’estensione della cedolare secca sugli affitti anche agli immobili non di tipo residenziale. Oggi, infatti, anche proprietari e inquilini di case in affitte breve possono scegliere la cedolare secca e direttamente in dichiarazione dei redditi e solo ed esclusivamente se nel corso dell’anno si affittano al massimo quattro appartamenti.

Per chi opera come sostituto di imposta e applica la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e i corrispettivi, la comunicazione deve essere inviata esclusivamente tramite Certificazione Unica, mentre tutti gli altri possono effettuare le comunicazioni attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto.