Quali sono le novità per la Naspi per la disoccupazione al via subito: chiarimenti e spiegazioni da recente circolare Inps
A chi si estende la platea dei nuovi beneficiari della Naspi secondo nuova circolare INPS appena uscita? Nell’attesa di capire come sarà rivista l’indennità di disoccupazione Naspi con il Decreto Lavoro che il governo dovrebbe presentare ormai presumibilmente ad aprile e che dovrebbe prevedere, come già annunciato, modifiche, arrivano già importanti novità al via. Vediamo quali sono.
Con circolare numero 32 del 20 marzo 2023, l’Inps chiarisce che si tratta di una novità derivante dalle modifiche apportate al Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità in vigore dallo scorso agosto che hanno esteso il divieto di licenziamento anche al neo papà che beneficia dei 10 giorni di astensione dal lavoro.
Precisiamo che, secondo le leggi in vigore, i neo papà (anche nei casi di adozioni, affidamento o collocamento temporaneo), lavoratori dipendenti pubblici e privati, hanno diritto al congedo di paternità obbligatorio che prevede l’astensione retribuita dal lavoro per un periodo 10 giorni (20 giorni in caso di parto plurimo).
I dieci giorni retribuiti di astensione dal lavoro per il congedo di paternità non sono frazionabili ad ore e si possono usare anche in via non continuativa dai due mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi alla nascita. Si precisa che è possibile fruire del congedo di paternità entro lo stesso arco temporale anche in caso di morte perinatale del figlio
Stando a quanto riportato dalla nuova circolare Inps, la novità relativa alla possibilità di presentare domanda per la Naspi anche per i neo papà che si dimettono volontariamente dal lavoro scatta da subito e ha anche effetto retroattivo.
L’Inps ha, infatti, chiarito che le domande di indennità di disoccupazione Naspi presentate da lavoratori padri a seguito di dimissioni intervenute durante il periodo in cui vige il divieto di licenziamento e respinte possono essere oggetto di riesame, su istanza di parte da trasmettere alla sede Inps di competenza territoriale.
La novità dell’estensione della Naspi anche ai neo papà che si dimettono volontariamente dal lavoro potrebbe affiancarsi alla nuova revisione della indennità di disoccupazione su cui sta lavorando il governo e da definire nel dettaglio con la nuova riforma del Lavoro, che presumibilmente potrebbe essere presentata per inizio aprile o magari entro metà mese.
L’intenzione è quella di rivedere i tempi di durata dell’indennità, considerando che oggi la Naspi viene riconosciuta ai lavoratori in totale stato di disoccupazione involontaria per un massimo di 24 mesi e il disoccupato percepisce l’indennità per la metà delle settimane lavorate nel quadriennio precedente e matura il 50% delle giornate di lavoro effettuate come giornate indennizzabili da Naspi, e si potrebbe ridurre tale percentuale al 40% o al 30%, in ogni caso inferiore al 50%.