Aiuti Bis tra smart working, 110%, bollette
Il primo importante provvedimento da segnalare nel contesto del Dl Aiuti Bis riguarda lo smart working con la conferma delle condizioni in vigore fino al 31 luglio. Non è il solo.
Ancora un ritocco sulle norme dello smart working in Italia con l'applicazione del lavoro agile fino al 31 dicembre per fragili e chi ha figli under 14. Ma non si tratta della sola misura approvata con il Dl Aiuti Bis. Altri riguardano infatti lo sblocco dei crediti bonus 110%, la docenza e altri comparti. Esaminiamo quindi tutti i dettagli e più esattamente vediamo meglio:
Dl Aiuti Bis tra smart working, 110%, bollette
Altre modifiche approvate nel decreto Aiuti bis
Il primo importante provvedimento da segnalare nel contesto del Dl Aiuti Bis riguarda lo smart working con la conferma delle condizioni in vigore fino al 31 luglio. In pratica la modalità di lavoro è compatibile con le caratteristiche della prestazione, che in famiglia non ci sia un altro genitore beneficiario di ammortizzatori sociali o non lavoratore. Sempre in ambito sociale e lavorativo, un correttivo importante riguarda i pensionati in difficoltà. In particolare, sale da 750 a 1.000 euro il limite che mette al sicuro gli assegni previdenziali dalla pignorabilità.
Sul fronte bonus 110%, approvato il principio della responsabilità solidale che blocca la cessione dei crediti, relativa in realtà a tutti i bonus edilizi e non solo al 110%, che scatta solo in caso di dolo o colpa grave. Dopodiché, via libera alla possibilità di sbloccare la cessione dei bonus edilizi producendo la certificazione anche per le operazioni precedenti alla stretta di fine 2021.
Un'altra misura molto attesa era la cancellazione della qualifica di docente esperto con l'arrivo dell'insegnante stabilmente incentivato. Si tratta di un tema collegato all'attuazione del Pnrr e che aveva provocato un rallentamento nell'iter del provvedimento.
In pratica, tolta la qualifica di docente esperto, gli insegnanti di ruolo che hanno superato il percorso formativo triennale con valutazione positiva hanno la possibilità di essere stabilmente incentivati, nell'ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva. Dal punto di vista economico, l'incentivo stabile consiste in un assegno ad personam di 5.650 euro annui lordi, che si sommano alla retribuzione. Si tratta di risorse pari a un aumento del 15% dello stipendio medio.
Gli emendamenti portano poi una serie di microfinanziamenti. Alle società sportive vanno 50 milioni per far fronte al caro bollette, mentre un ventaglio ampio di mini-aiuti, anche ordinamentali, riguarda i Comuni in crisi, soprattutto in Sicilia e Sardegna.
Negli emendamenti riformulati al decreto Aiuti bis entra la possibilità per Amco, la società del Tesoro che gestisce i crediti deteriorati, di costituire uno o più patrimoni destinati attraverso cui recuperare i crediti maturati dai finanziamenti Covid garantiti dallo Stato. Tra le norme sul lavoro inserite della conversione del decreto aiuti bus si concretizza la prospettiva di una stabilizzazione dal 2027, con semplice valutazione positiva e colloquio, per i titolari dei contratti a tempo determinato attivati dalle pubbliche amministrazioni per il Pnrr.
Ancora più immediato è l'effetto di un'altra novità, riservata ai direttori generali che operano nelle sedi territoriali delle Pa attuatrici di progetti Pnrr: i loro contratti, se scadono prima di fine anno, saranno automaticamente allungati di 6 o 12 mesi. Per attuare l'intervento sulla produzione nazionale di microchip previsto dal Pnrr - Missione 1, Componente 2, Investimento 2 - si prevede con le nuove modifiche un contributo a fondo perduto di 340 milioni di euro divisi fra quest'anno e il prossimo a STMicroeletronics.