Spese 2022 che fanno scattare controlli Agenzia Entrate. Lista aggiornata
Verrebbe da dire che tutte le spese effettuate dal contribuente sono tenute sotto controllo dall'Agenzia delle entrate nel biennio 2022. E in effetti è così, ma ce ne sono alcune su cui l'attenzione del fisco è maggiore.
La regola di fondo è che a ogni spesa deve corrispondere un'entrata equivalente ovvero che nel corso di un anno le due voci devono essere pressoché simili. O quasi, perché la differenza che insospettisce l'Agenzia delle entrate è di circa il 20%.
Questa è la soglia media che scattare un campanello d'allarme negli uffici del fisco ovvero fa sospettare gli uomini delle Entrate che il contribuente possa ottenere guadagni, ricavi o compensi illegalmente.
"In nero", secondo la definizione più conosciuta ovvero somme non dichiarate e su cui non sono state pagate le tasse richieste. Affrontiamo dunque in questo articolo tre passaggi cruciali:
Intendiamoci, non c'è nulla di illegale perché il contribuente potrebbe aver messo un gruzzoletto da parte così come aver ricevuto una cospicua dotazione da parte di un parente o di un amico oppure l'improvvisa disponibile potrebbe essere il frutto di una vincita al gioco.
Per l'Agenzia delle entrate si tratta di giustificazioni sempre valide, purché siano accompagnate da prove documentali e non si limitino alle parole. La novità 2022, come vedremo meglio nel paragrafo successivo, è l'attenzione non solo sulle spese, ma anche sulle non spese.
Proprio così: se il contribuente non effettua prelievi dal conto corrente - si domanda il fisco italiano - come fa ad affrontare le spese indispensabili per la vita di tutti i giorni?
Abbiamo allora accennato a quelle spese che più di altre insospettiscono l'Agenzia delle entrate. E l'elenco è molto lungo perché comprende le spese per la cura della persona (abbonamenti pay TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere) e le spese per abitazione (mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile) o per l'acquisto di un'auto, da cui è difficile sfuggire.
I riflettori sono puntati anche sulle assicurazioni e contributi previdenziali (obbligatori, volontari e complementari) e sugli investimenti immobiliari e mobiliari netti (fondi d'investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica).
All'Agenzia delle entrate non sfuggono quindi le spese per le attività sportive e ricreative e quelle per i mezzi di trasporto (minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio).
Infine, ai raggi X finiscono le spese considerate significative dall'Agenzia delle entrate con controlli incrociati in relazione al guadagno annuale così come indicato nella dichiarazione dei redditi (donazioni in denaro a favore di onlus e simili, veterinarie) e i costi sostenuti per l'istruzione, compresi quelli relativi a scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari.
La novità del biennio 2022 è l'allargamento dei controlli anche alle cosiddette non spese. L'attenzione è in questo caso spostato sul deposito di denaro. E dunque sul conto corrente così come su crediti, acquisto e vendita di oro e metalli preziosi, gestione patrimoniale, dopo incasso, fondi pensione, carte di credito e debito.
I controlli dell'Agenzia delle entrate riguardano anche depositi chiusi, gestione collettiva del risparmio, finanziamenti, prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione, conto terzi individuale o globale, garanzie, patto compensativo, conto deposito a risparmio libero o vincolato.