Studi di settore e Isa cancellati sostituiti da nuovi controlli Agenzia Entrate 2022-2023

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Cosa cambia allora nel concreto nelle strategie dell'Agenzia delle entrate? La principale novità è l'entrata in vigore di un nuovo strumento. Facciamo il punto.

Cambiano le modalità dei controlli dell'Agenzia delle entrate che decide di fare affidamento a nuove risorse tecnologiche. Ma anche di rinunciare ad alcuni importanti strumenti che sembravano l'inizio di una svolta.

Ci riferiamo agli Isa, gli Indicatori sintetici di affidabilità, che prevedevano anche un sistema premiale per i contribuenti. Ma approfondiamo meglio in questo articolo:

  • Addio a Isa e studi di settore: nuove strategie contro l'evasione
  • Come sono organizzati i nuovi controlli dell'Agenzia delle entrate

Addio a Isa e studi di settore: nuove strategie contro l'evasione

Non si tratta di un cambiamento stabilito a tavolino perché la decisione di fare perdere importanza agli Isa ovvero gli Indicatori sintetici di affidabilità che hanno preso il posto degli studi di settore, rientra nell'ordine dei fatti. Dati alla mano, l'Agenzia delle entrate ha fatto sempre meno affidamento a questi strumenti.

In che misura? Negli ultimi anni, le attività di verifica derivante dall'applicazione degli studi di settore e gli Isa sono stati 216. Una cifra molto bassa che si affianca al numero di accertamenti sintetici ridotto: soli 322 atti emessi con 2.458 soggetti controllati nell'ambito delle indagini finanziarie. Il quadro è stato reso noto dall'Agenzia delle entrate e messo in luce dalla Corte dei Conti nella relazione sul rendiconto generale dello Stato 2021 in riferimento all'attività di accertamento effettuata.

Come sono organizzati i nuovi controlli dell'Agenzia delle entrate

Cosa cambia allora nel concreto nelle strategie dell'Agenzia delle entrate? La principale novità è l'entrata in vigore di un nuovo strumento. Si chiama Vera e permette di predisporre liste selettive centralizzate per l'attività di controllo. Utilizza in maniera integrata le informazioni comunicate dagli operatori finanziari all'Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria.

Ancora più precisamente, Vera è l'acronimo di Verifica dei rapporti finanziari e permette di effettuare le analisi del rischio di evasione basate sui dati dell'Archivio dei rapporti finanziari. Di recente le modalità con cui gli operatori finanziari devono comunicare le informazioni in questo archivio hanno subito una rivisitazione a tal punto che sono state avviate interlocuzioni con il Garante della privacy per superare alcune criticità sul trattamento dei dati

Vera è considerato un punto di svolta nell'azione di contrasto all'evasione fiscale. Come specificato dall'Agenzia delle entrate con una nota circolare, l'applicativo Vera permette di transitare dalla fase sperimentale di analisi del rischio di evasione basata sui dati dell'Archivio dei rapporti finanziari a una a regime che risulta potenziata.

Le liste selettive di contribuenti a rischio predisposte a livello centrale saranno inviate alle Direzioni regionali e provinciale e consentiranno di indirizzare l'ordinaria attività di controllo nei confronti delle posizioni a più elevato rischio di evasione. Le direzioni periferiche dell'Agenzia delle entrate non recepiranno in maniera automatica i risultati dell'applicativo ricevuti, ma dovranno valutare la proficuità delle eventuali azioni di controllo.