Tari 2023, le importanti modifiche in arrivo dal prossimo anno grazie a nuova sentenza

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le modifiche Tari 2023 già ufficiali in vigore dal prossimo anno e cosa potrebbe cambiare: le ultime novità previste

Quali sono le modifiche Tari 2023 già ufficiali in vigore dal prossimo anno? La Tari è la tassa comunale sui rifiuti che tutti i cittadini che occupano un’area o uno spazio suscettibile di produrre rifiuti devono pagare con apposito bollettino precompilato che ogni Comune invia ai propri cittadini.

La Tari copre i costi di gestione del Comune per raccolta e trasporto dei rifiuti, spazzamento e il lavaggio delle strade, trattamento e recupero dei rifiuti e smaltimento dei rifiuti e il calcolo degli importi da pagare vengono effettuati dagli stessi Comuni. 

  • Tari 2023 come cambia con modifiche dal prossimo anno
  • Come si calcola imposta Tari sui rifiuti 

Tari 2023 come cambia con modifiche dal prossimo anno

Stando a quanto riportano le ultime notizie, si potrebbe preparare a cambiare la Tari sui rifiuti dal prossimo anno con pagamento proporzionale alla quantità di rifiuti prodotti. Secondo una recente sentenza dalla commissione tributaria regionale della Toscana, i Comuni non possono far pagare ai non residenti rispetto ai residenti lo stesso importo tari, imponendo tariffe elevate senza che siano correlate alla produzione dei rifiuti. 

Il calcolo del pagamento della Tari dovrebbe, infatti, essere proporzionale alla produzione rifiuti, perché, secondo i giudici, è illegittimo il regolamento comunale che non rispetta il principio di proporzionalità.

Secondo quanto riportato nella nuova sentenza, abitando i residenti con continuità nel territorio comunale, producono logicamente una maggiore quantità di rifiuti rispetto a coloro che, a parità di condizioni abitative, vi risiedono solo per periodi di tempo limitati o saltuari, per cui la tassa, che ha la finalità di coprire i costi del servizio svolto in regime di privativa dall'amministrazione comunale, non può essere pagata in misura eccessiva e irrazionale su coloro che producono meno rifiuti.

La possibile novità del calcolo Tari in maniera proporzionale alla quantità di rifiuti che si produce segue l’altra novità prevista secondo cui Comuni e aziende di rifiuti dovranno attivare un numero verde gratuito per i contribuenti così come gratuito dovrà essere il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti e le modifiche della Tari già attuate quest’anno e che dovrebbero rimanere di pagamento a rate dell’imposta per chi è in difficoltà economica e l’esenzione totale dal pagamento della Tari su terreni agricoli. 

La Tari sui terreni agricoli è, infatti, considerata illegittima, così come non si paga la Tari su tutti i terreni che non siano suscettibili di produrre rifiuti, ad esclusione dei terreni edificabili.

Come si calcola imposta Tari sui rifiuti 

Il calcolo dell’imposta Tari sui rifiuti si effettua sulla base delle quantità di rifiuti prodotti e in base al numero dei componenti del nucleo familiare, la superficie dell’immobile espressi in mq e il numero degli occupanti di residenza. 

Le tariffe per il calcolo dell’importo Tari da pagare vengono definite da ogni singolo Comune, ma anche per la Tari sui rifiuti sono previste agevolazioni per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, (prevista una riduzione del 20%), o sospensione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi, o per svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.

Solitamente il calcolo della Tari sui rifiuti viene effettuato direttamente dal proprio Comune di residenza che invia direttamente all’indirizzo di casa del cittadino il bollettino Tari precompilato da pagare.