Tari deve essere proporzionale alla produzione rifiuti secondo nuova sentenza 2022-2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Tari deve essere proporzionale alla prod

Adeguare il calcolo della Tari sui rifiuti da pagare in maniera proporzionale alla produzione di rifiuti: cosa prevede nuova sentenza

La Tari deve essere proporzionale alla produzione rifiuti? La Tari è la tassa comunale sui rifiuti che tutti i cittadini di ogni Comune italiano che occupano un’area o uno spazio suscettibile di produrre rifiuti devono pagare tramite apposito bollettino precompilato che i Comuni stessi inviano presso gli indirizzi di residenza o domicilio degli stessi cittadini.

La Tari copre i costi di gestione del Comune per raccolta e trasporto dei rifiuti, spazzamento e il lavaggio delle strade, trattamento e recupero dei rifiuti e smaltimento dei rifiuti e il calcolo degli importi da pagare vengono effettuati dagli stessi Comuni sulla base delle informazioni fornite dai cittadini. Una nuova sentenza 2022-2023 modifica i criteri di calcolo della Tari. Vediamo come.

  • Tari sui rifiuti criteri di calcolo in vigore 
  • Tari proporzionale alla produzione rifiuti cosa prevede nuova sentenza 2022-2023


Tari sui rifiuti criteri di calcolo in vigore 

Il calcolo della Tari si effettua sulla base delle quantità di rifiuti prodotti e in base al numero dei componenti del nucleo familiare, la superficie dell’immobile espressi in mq e il numero degli occupanti di residenza. 

Le tariffe per il calcolo dell’importo Tari da pagare vengono definite da ogni singolo Comune, ma anche per la Tari sui rifiuti sono previste agevolazioni per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, (prevista una riduzione del 20%), o sospensione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi, o per svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.

Solitamente il calcolo della Tari sui rifiuti viene effettuato direttamente dal proprio Comune di residenza che invia direttamente all’indirizzo di casa del cittadino il bollettino Tari precompilato da pagare. 

Tari proporzionale alla produzione rifiuti cosa prevede nuova sentenza 2022-2023

Il calcolo della Tari sui rifiuti secondo le regole appena indicate vale per tutti i cittadini che occupano aree suscettibili di rifiuti in un determinato Comune e indistintamente. Proprio per questo, la commissione tributaria regionale della Toscana, con una nuova sentenza 2022-2023 ha spiegato che i Comuni non possono far pagare ai non residenti rispetto ai residenti lo stesso importo tari, imponendo tariffe elevate non correlate alla produzione dei rifiuti. 

E’ necessario che il calcolo del pagamento della Tari sia proporzionale alla produzione rifiuti, perché, secondo i giudici, è illegittimo il regolamento comunale che non rispetta il principio di proporzionalità.

Secondo quanto riportato nella nuova sentenza, abitando i residenti con continuità nel territorio comunale, producono logicamente una maggiore quantità di rifiuti rispetto a coloro che, a parità di condizioni abitative, vi risiedono solo per periodi di tempo limitati o saltuari, per cui la tassa, che ha la finalità di coprire i costi del servizio svolto in regime di privativa dall'amministrazione comunale, non può essere pagata in misura eccessiva e irrazionale su coloro che producono meno rifiuti.

La nuova sentenza 2022-2023 segue quando già spiegato tempo fa dal Consiglio di Stato, che ha sostenuto il principio di proporzionalità nell'individuazione delle tariffe, da cui risulta non legittimo un criterio di determinazione più gravoso per le abitazioni dei non residenti rispetto a quelle di coloro che dimorano abitualmente nel comune di interesse.