tari rifiuti diminuiscono tassa aumenta paradosso
Insieme al bollo auto è forse una delle tasse italiane meno pagate dai cittadini: stiamo parlando della Tari, tassa sui rifiuti, che deve essere pagata da tutti i soggetti residenti negli immobili, anche nel caso in cui si tratti di inquilini in tal caso, a differenza di Imu e Tasi, la tassa sui rifiuti deve essere completamente pagata dall’affittuario, che produce rifiuti urbani e assimilati.
Relativamente alla Tari, sta avvenendo un altro paradosso all’italiana: i rifiuti diminuiscono ma la tassa continua ad aumentare. Stando alle ultime notizie rese note da Confcommercio, la Tari negli ultimi sette anni ha registrato un aumento nella maggior parte dei comuni italiani di oltre il 70% e si tratta di una spesa crescente nonostante la raccolta differenziata sia aumentata negli ultimi sette anni di oltre il 20% e che il costo di gestione dei rifiuti differenziati (15,12 centesimi di euro al kg) continui ad essere circa un terzo rispetto a quello degli indifferenziati (40,79 centesimi di euro al kg). In sostanza, mentre si riducono i rifiuti, la tassa comunque cresce.
La Tari sui rifiuti si paga per tutti gli immobili ad accezione di:
Il calcolo della Tari si effettua sulla base delle quantità di rifiuti prodotti e in base al numero dei componenti del nucleo familiare, la superficie dell’immobile espressi in mq e il numero degli occupanti di residenza. Le tariffe Tari vengono definite da ogni singolo Comune. Anche per la Tari, così come per le altre imposte sugli immobili, sono previste agevolazioni nei casi di: