Tassazione affitti 2022 cedolare secca o ordinaria Irpef nei contratti di affitto

di Luigi Mannini pubblicato il
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Cedolare secca, le novità del 2022

Tassazione affitti 2022 cedolare secca o ordinaria Irpef nei contratti di affitto

La confusione generata dalle diverse bozze di Legge di Bilancio che si sono succedute nel corso degli ultimi mesi. Ma adesso che la legge più importante dell’anno è stata approvata da governo Conte è possibile valutarne i provvedimenti. Quello sulla tassazione per degli affitti conferma alcune delle speranze alimentate dai proprietari di immobili curiosi di scoprire se anche per quest’anno è possibile avvalersi della cedolare secca oppure bisogna ricorrere alla tassazione ordinaria Irpef quando in occasione della stipula di contratti di affitto.

Cos’è la cedolare secca

E allora è bene iniziare spiegando a chi ancora non ne fosse a conoscenza che cos’è la cedolare secca. Si tratta di un’aliquota più bassa riguarda a quella ordinaria dell’Irpef che deve essere versata per gli affitti a canone concordato. La cedolare secca, è stata introdotta nel 2011 e confermata dalla Legge di Bilancio anche per l’anno in corso, nonostante le turbolenze che hanno accompagnato le fasi dell’approvazione della manovra di bilancio, consente di usufruire di un’aliquota del 10%, più bassa rispetto a quella ordinaria Irpef.

Cedolare secca e tassazione ordinaria affitti 2022

Avvalersi della cedolare secca, quindi, rappresenta di sicuro un vantaggio dal punto di vista economico rispetto a quella ordinaria Irpef. Ma per averne diritto devono sussistere particolari condizioni. Per quel che riguarda il 2022 esistono alcune novità anche se l’aliquota è stata confermata con un’aliquota al 10% anche per l’anno in corso. In seconda battuta la cedolare secca può essere utilizzata anche per locazioni brevi, ovvero quelle che durano meno di trenta giorni, a patto che i beni immobili siano ubicati in Italia e siano affittati fuori dall'esercizio di impresa. E nel 2022 sarà possibile utilizzare l’aliquota al 10% anche per gli immobili commerciali di categoria C.

Quando adottare la cedolare secca nel 2022?

Allora quali sono i casi in cui si può adottare la cedolare secca nel 2022? La cedolare secca si può richiedere ovviamente nel momento in cui c’è la necessità di registrare un contratto di fitto. Nel caso in cui una proroga del contratto di locazione avvenga entro trenta giorni dal momento della proroga. E infine entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. La cedolare secca è un’agevolazione concessa esclusivamente alle persone fisiche, quindi non alle società o alle aziende, che sono proprietari dell’immobile che deve essere affittato.

Per quanto riguarda il 2022 ci sono alcune novità importanti contenute nell’articolo 59 che ha introdotto la possibilità di usufruire di questa agevolazione (anche se con un’aliquota al 21%) anche quando si devono affittare gli immobili per fini commerciali. Per rientrare in questa possibilità, i contratti di locazioni devono essere stati per prima cosa stipulati nel 2022 e poi per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, la superficie non deve superare i 600 mq, e sono escluse le pertinenze e relative pertinenze locate congiuntamente.