Coronavirus, tasse e bollette luce sospese
Il governo punta a sospendere i pagamenti delle bollette della luce e del gas, ma anche do bollo auto, Imu, Tasi e tutte quelle tasse e imposte con scadenze sempre più vicine.
Si moltiplicano le misure governative per l'emergenza economica provocata dalla diffusione del coronavirus.
L'attenzione è puntata anche sulla vita di tutti i giorni ovvero sugli oneri di pagamento a carico dei cittadini tra bollette della luce e del gas, ma anche bollo auto, Imu, Tasi e tutte quelle tasse e imposte con scadenze sempre più vicine.
La situazione è tenuta costantemente sotto controllo e le misure sono in costante aggiornamento. In buona sostanza nuovi provvedimenti sono all'ordine del giorno e si aggiungono ai tanti approvati.
Non solo, ma l'emergenza sanitaria spinge anche in un'altra direzione ovvero quella di rivedere le scadenze fiscali e in particolare la dichiarazione precompilata. Vediamo adesso
Tutte le strade che possano alleggerire gli oneri a carico di famiglie e imprese sono a oggi percorribili.
Quella che si sta materializzando è infatti una crisi di liquidità alla quale il governo può rispondere con la sospensione del pagamento di bollette della luce e del gas, ma anche di bollo auto, Imu, Tasi.
Il bollo auto, per esempio, è una imposta variabile a carattere regionale da pagare tutti gli anni sulla base del presupposto del semplice possesso dell'auto.
La prima scadenza di Imu e Tasi è invece fissata per metà giugno e di conseguenza i tempi di sospensione del versamento dell'acconto è ancora incerta. Allo studio la sospensione per 18 mesi delle rate dei mutui prima casa.
Il nodo da sciogliere, anche per aiutare i negozi, è quello economico e, almeno per ora, Palazzo Chigi sembra intenzionato a mettere sul piatto 10 miliardi di euro con il prossimo decreto legge a sostegno delle imprese e dei lavoratori.
Sono invece 135 i milioni della Lombardia per la cassa integrazione e la cassa integrazione in deroga a favore delle imprese lombarde. Infine, ma non di minore importanza, ammonta a 2 miliardi la base minima sulla quale si ragione per sostenere sanità, protezione civile e forze dell'ordine.
Di certo c'è anche la sospensione dei pagamenti di cartelle e versamenti delle imposte fino al 31 marzo che si aggiunge agli aiuti per famiglie.
Si resta però in attesa dell'ufficialità dell'allargamento della misura, a oggi riservata per i contribuenti residenti in uno degli undici Comuni interessati dall'emergenza coronavirus ovvero della prima zona rossa individuata dall'esecutivo.
Tuttavia è lecito credere che si tratta di una questione di tempo e che già nel prossimo decreto possa essere compreso tutto il territorio nazionale, adesso oggetto delle stesse restrizioni. Il semaforo rosso si estende agli adempimenti fiscali e prende forma in un decreto del ministro dell'Economia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Stando alle nuovissime disposizione approvati, i sostituti d'imposta sono esonerati dall'operare e dal versare le ritenute.
Il decreto ministeriale prevede la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari a favore dei soggetti che, al 21 febbraio 2020 (ma la data si riferisce ai comuni della prima zona rossa), avevano la residenza o la sede legale o operativa negli comuni coinvolti.