forti aumenti irpef locale regionale ufficiali 2023
Come e di quanto sono già state aumentate le aliquote Irpef locali: incrementi stabiliti in diverse regioni e si attendono ulteriori modifiche
Cambiano le tasse con forti aumenti Irpef locali e regionali già ufficiali nel 2023. E siamo solo agli inizi. Nell’attesa di capire se le aliquote Irpef per il pagamento delle tasse in base ai redditi saranno riviste ancora dal governo Meloni che, dopo le modifiche già apportate dall’ex governo Draghi che ha ridotto le aliquote Irpef da cinque a quattro nel 2022, avrebbe intenzione, stando alle ultime notizie, di ridurle ancora portandole a tre, la certezza è che ciò che sta già cambiando è l’Irpef locale, con le regioni e i comuni che stanno già ritoccando all’insù le percentuali di pagamento delle imposte locali. Vediamo come e di quanto.
Nel 2023, l’Irpef locale, regionale ma anche comunale, può cambiare con rialzi generalizzati. E’ stata, infatti, prevista per i Comuni la possibilità di aumentare l’Irpef locale nel caso di un deficit procapite superiore a 500 euro, mentre per Comuni con un debito procapite superiore a 1.000 euro si potrà scegliere se aumentare l’Irpef locale o sostituire l’aumento delle tasse locali con una nuova tassa locale da applicare a chi si imbarca in porti o aeroporti.
Stesso discorso vale per le Regioni: ognuna avrà piena libertà di stabilire le aliquote di pagamento dell’Irpef locale con possibilità di aumenti o anche ribassi. Molte regioni e Comuni hanno già rivisto le aliquote Irpef locali, nella maggior parte dei casi con aumenti, e siamo solo all’inizio dell’anno, per cui si attende di vedere quali altre regioni e di quanto aumenteranno l’Irpef locale.
Tra le prime regioni ad aver aumentato l’Irpef locale c’è la Campania: dal primo gennaio 2023 l'addizionale Irpef del Comune di Napoli è aumentata dello 0,1%. Sono esenti da tale pagamento solo i contribuenti con redditi fino 12mila euro.
Approvato già anche un ulteriore aumento di un altro 0,1%, previsto a partire dal primo gennaio 2024. Come spiegato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sii tratta di aumenti decisi e necessari per risanare il bilancio del Comune.
Aumenta anche a Roma e nel Lazio intero l’addizionale locale Irpef. La Regione Lazio ha deciso di mantenere l’aliquota dell’1,73%, (1,23, aliquota base, più 0,50 aliquota sanità) per il primo scaglione di reddito fino a 15 mila euro e per tutti gli altri, 15-28 mila, 28-50 mila, oltre 50 mila, ha applicato la maggiorazione dell’1,60, arrivando così al 3,33%, il massimo permesso dalla normativa nazionale.
La Lombardia ha già rivisto le aliquote Irpef solo per i redditi sopra i 75 mila euro, per cui gli scaglioni di reddito e le relative aliquote delle tasse regionale sono diventate le seguenti:
Il Piemonte, invece, ha previsto le seguenti modifiche e maggiorazioni:
Previste anche due detrazioni già in vigore:
Anche Liguria, Marche e Umbria hanno previsto maggiorazioni delle aliquote Irpef locali, escludendo per sempre coloro che hanno redditi fino a 15mila euro. In particolare, le novità approvate sono le seguenti:
In Veneto, invece, i cittadini non pagheranno l’addizionale Irpef nel 2023, compensata, però dai pagamenti dei ‘grandi contribuenti, come Bankitalia, Enel e simili che pagheranno di più l’Irap. Si tratta, ancora una volta, di una decisione che rivolge particolare attenzione alla situazione sociale dei cittadini, soprattutto di quelli maggiormente in difficoltà.