Rischiano di essere sospese o rallentate le pratiche di richiesta di anticipo Tfs per gli statali: cosa sta cambiando e per chi
L’erogazione dell’anticipo del Tfr per gli statali da banche rischia la sospensione o comunque forti rallentamenti da luglio. Sono precise le regole previste per presentare domanda e avere l’anticipo del Tfs per dipendenti statali direttamente dalle banche, soprattutto se hanno aderito all’Accordo quadro Abi. Ora, però, proprio in virtù di tale convenzione, qualcosa potrebbe cambiare.
Precisiamo che chi ha presentato domanda per avere l'anticipo del Tfs a tasso agevolato dalle banche e ha già ricevuto il Tfs non deve fare nulla perchè la scadenza della Convenzione con l'Abi non è retroattiva.
Nessun problema, invece, dovrebbe interessare, garantiscono, la lavorazione di pratiche a tasso ordinario che non rientrano nella Convenzione con l'Abi.
Ricordiamo che la possibilità di anticipo del Tfs agli statali permette ai dipendenti pubblici di avere subito il proprio Tfs ma solo entro la somma dei 45mila euro e ad un tasso agevolato dello 0,4% se si chiede alle banche convenzionate che hanno aderito all’Accordo Quadro, mentre il tasso arriva anche al 4% se chi chiede l’anticipo del Tfs per statali a banche che non hanno sottoscritto l’accordo.
I nuovi rischi relativi a possibile sospensione o rallentamento dell’anticipo del Tfs agli statali da luglio arrivano dopo la recente decisione del Tar Lazio di qualche settimana fa di passare (di nuovo) alla Corte Costituzionale la questione di legittimità della dilazione nel pagamento del Tfs agli statali, ritenendo che la previsione di un pagamento rateale e in tempi lunghi non rispetti i diritti dei lavoratori pubblici.
Secondo il Tar del Lazio, una retribuzione corrisposta con molto ritardo rispetto al momento della cessazione del rapporto di lavoro ha per il lavoratore una utilità inferiore a quella corrisposta tempestivamente e, proprio per il carattere di retribuzione differita riconosciuta alle indennità di fine rapporto, bisogna riconoscerle tempestivamente e non nei tempi lunghi attualmente previste. Si attende ora il pronunciamento della Corte Costituzionale.
Ma la Corte Costituzionale potrebbe non essere così favorevole ad una immediata erogazione del Tfs per fine servizio ai lavoratori dipendenti statali, considerando che già nel 2019 si era già espressa sui tempi di liquidazione del Tfs, Trattamento di fine servizio, ai lavoratori statali, sostenendo che fosse giusto dilatarne il pagamento in più tranche e tempi differenti dichiarando legittimo il pagamento posticipato e rateale del Trattamento.
In generale, i tempi per la liquidazione del Tfs agli statali cambiano in base al motivo di cessazione del rapporto di lavoro e sono, in particolare, i seguenti: