Tutta la verità su prelievo forzoso da conti correnti, pignoramenti e nuova patrimoniale previsti in delega fiscale

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Tutta la verità su prelievo forzoso da c

Tra prelievo forzoso da conti correnti, pignoramenti bloccati e la proposta di una nuova patrimoniale, sono numerose le novità fiscale di queste ore.

Ribolle la politica fiscale italiana con il governo Meloni che ha respinto la proposta di introdurre la Next Generation Tax, una tassa patrimoniale sui patrimoni superiori a 500.000 euro, volta a garantire istruzione gratuita a tutti i bambini e ragazzi residenti in Italia. Nel frattempo, la riforma Cartabia ha introdotto nuove procedure esecutive forzose più semplici e veloci, grazie a un nuovo sistema di ricerca telematica di beni e crediti da pignorare. Ma il sistema di incrocio dei dati per individuare i possibili beni da pignorare non è ancora operativo, causando il blocco delle procedure di pignoramento in attesa di essere avviate. I pignoramenti per i quali gli ordini sono già stati emessi procedono regolarmente nel loro iter. Facciamo il punto:

  • Prelievo forzoso da conti correnti
  • Pignoramenti bloccati
  • Nuova patrimoniale Governo Meloni

Prelievo forzoso da conti correnti

L'espressione prelievo forzoso fa riferimento alla possibilità dello Stato di effettuare il prelievo di somme dai conti correnti dei contribuenti senza il loro consenso. Nella riforma fiscale del governo Meloni, l'introduzione di questa misura è stata denunciata da Matteo Renzi, che ha sottolineato che l'Agenzia delle entrate avrebbe avuto il potere di accedere ai conti correnti e prelevare fondi per il pagamento di tasse o multe. Ma il viceministro dell'Economia Maurizio Leo ha assicurato che non è previsto alcun prelievo forzoso dei conti correnti.

In realtà, si tratta di un'accelerazione di un procedimento già previsto dal Codice civile, che consente al fisco di avere accesso alle informazioni sul saldo dei conti correnti per evitare procedure di pignoramento inutili, mantenendo comunque tutte le forme di tutela previste a favore del debitore.

Pignoramenti bloccati

Le novità introdotte dalla riforma Cartabia riguardano le procedure esecutive forzose, rendendole più semplici e veloci grazie all'implementazione di un nuovo sistema di ricerca telematica di beni e crediti soggetti a pignoramento. Con questa riforma, il creditore ha la possibilità di richiedere una specifica istanza all'ufficiale giudiziario per individuare i beni da pignorare, utilizzando le banche dati fiscali e previdenziali. Il nuovo sistema di ricerca dei beni per il pignoramento è in grado di incrociare tutte le informazioni presenti nelle diverse banche dati, consentendo agli ufficiali giudiziari di accedere in maniera telematica alle banche dati dell'amministrazione finanziaria per individuare tutti i beni soggetti a pignoramento, inclusi conti correnti e beni materiali.

Nonostante l'approvazione della misura a marzo scorso, il sistema di incrocio dei dati per individuare i possibili beni da pignorare non è ancora operativo. I collegamenti necessari per permettere agli ufficiali giudiziari di accedere ai database della pubblica amministrazione non sono ancora stati attivati, causando così il blocco delle procedure di pignoramento per soldi, case e altri beni che ancora devono essere ufficialmente avviate e seguite. Ma i pignoramenti per i quali gli ordini sono già stati emessi procedono regolarmente nel loro iter. Pertanto, chi è coinvolto in tali procedimenti è tenuto a regolarizzare la propria posizione debitoria per evitare ulteriori sanzioni.

Nuova patrimoniale Governo Meloni

Nessuna patrimoniale da parte dell'esecutivo. Il governo ha esaminato la proposta sulla Next Generation Tax che proponeva l'introduzione di una nuova tassa patrimoniale. Gli scontri politici tra le parti hanno portato a una conclusione: il governo non intende attuare Questa misura. Durante la discussione dell'ordine del giorno in Aula a Montecitorio, il governo aveva inizialmente accolto il parere favorevole con riformulazione, impegnandosi a valutare la possibilità di introdurre la Next Generation Tax. L'ordine del giorno richiedeva di considerare l'introduzione di una patrimoniale sui patrimoni superiori a 500.000 euro per garantire istruzione gratuita a tutti i bambini e ragazzi residenti in Italia, dallo stato dell'asilo nido fino all'università.

Nella versione originale dell'ordine del giorno, il governo era impegnato ad adottare la Next Generation Tax nel prossimo provvedimento utile, ma la riformulazione ha modificato tale impegno in una valutazione della sua introduzione. Al momento, il governo ha chiarito che non darà seguito alla proposta della Next Generation Tax.