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Cosa prevedono e per chi le sanatorie fiscali al momento in vigore per regolarizzare pagamenti di debiti con il Fisco e tempi: chiarimenti
Quali sono le sanatorie e rottamazione cartelle e multe disponibili ora dopo quella aggiunta e le proroghe ufficiali? Per costruire un nuovo rapporto tra cittadini e Stato, in cui ci sia maggiore collaborazione e fiducia, il governo Meloni ha pensato di definire diversi piani di pace fiscale in modo da permettere ai contribuenti debitori di avere la possibilità (più agevolata) di saldare i propri debiti con il Fisco, senza dover arrivare necessariamente a misure di espropriazione forzata.
E sono, infatti, diverse le sanatorie attualmente disponibili che permettono in modo diverso di regolarizzare le proprie posizioni debitore, accanto alla nuova rottamazione 2023. Vediamo quali sono e cosa prevedono.
Passando alla rottamazione, per cartelle e multe di importo superiore ai mille euro ricevute fino al 2022 è prevista la possibilità di pagamento agevolato, con versamento solo della quota capitale calcolata senza sanzioni, né interessi, né altre somme a titolo di aggio.
Per aderire alla nuova rottamazione 2023 bisogna inviare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 aprile e, al momento della risposta al contribuente, le Entrate comunicano anche l’importo del debito, in quante rate saldare il debito e come pagarle, secondo un piano temporale ben definito.
Chi decide, infatti, di regolarizzare la propria posizione con la nuova rottamazione 2023 può saldare il debito in un’unica soluzione (entro il 31 luglio 2023) o a rate. In tal caso è previsto un pagamento in massimo 18 rate e fino a 5 anni.
In tal caso, le prime due rate devono essere pari al 10% delle somme dovute e si devono pagare il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023, mentre le date successive da rispettare per il piano di pagamento a rate (16 mancanti) dal 2024 sono le seguenti:
Altra sanatoria disponibile ma valida solo per alcuni casi specifica è quella che permette di pagare 200 euro in misura fissa, o in due rate o in un’unica soluzione, per saldare i propri debiti con il Fisco ma si tratta di una possibilità valida non per tutti coloro che hanno ricevuto cartelle per debiti con il Fisco ma solo per contribuenti che ricevono avvisi o cartelle per violazioni formali, per esempio per irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che rientrano nelle violazioni formali che possono essere regolarizzate con il pagamento dei 200 euro:
Sanatoria cartelle e multe con interessi ridotti al 3% cosa prevede e per cosa si può richiedere
Altra nuova sanatoria in vigore permette di pagare, invece, gli avvisi bonari ricevuti per imposte, contributi previdenziali contestati dal Fisco, con interessi e somme aggiuntive in maniera ridotta, calcolate al 3% invece che del 10% e con interessi al 3,5%.
La sanatoria 2023 con sanzioni al 3% invece che al 10% vale solo per gli avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per cui la definizione agevolata vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2022 e sia per le imposte dirette sui redditi e sia per l’Iva.
Ci sono poi ulteriori sanatorie in vigore per saldare in maniera agevolata i propri debiti con il Fisco, come:
Al momento si sa solo che la nuova sanatoria dovrebbe riguardare gli atti di contestazione delle sanzioni ma sono ancora poche le notizie trapelate su cosa dovrebbe prevedere nel dettaglio la nuova sanatoria e come potrebbe funzionare.
Accanto alle sanatorie in vigore per sostenere i cittadini in debiti con il Fisco e agevolarli nei relativi pagamenti, il governo ha rivisto anche il calendario delle attuali tregue fiscali, con proroghe dei termini per le sanatorie in vigore per il ravvedimento speciale e la regolarizzazione delle violazioni formali.
Oltre ad essere stato prorogato al 30 ottobre 2023 il termine per la regolarizzazione delle violazioni formali commesse fino al 31 ottobre 2022, per cui è necessario effettuare il versamento di 200 euro, è stato prorogato anche il termine per il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie con pagamento della sanzione ridotta a un diciottesimo del minimo versando la prima o unica rata dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023.
Prorogati al 30 settembre anche i termini per: