Tutte le 5 sanatorie e rottamazione cartelle e multe disponibili ora dopo le aggiunte e proroghe

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Tutte sanatorie rottamazione cartelle multe disponibili proroghe

Cosa prevedono e per chi le sanatorie fiscali al momento in vigore per regolarizzare pagamenti di debiti con il Fisco e tempi: chiarimenti

Quali sono le sanatorie e rottamazione cartelle e multe disponibili ora dopo quella aggiunta e le proroghe ufficiali? Per costruire un nuovo rapporto tra cittadini e Stato, in cui ci sia maggiore collaborazione e fiducia, il governo Meloni ha pensato di definire diversi piani di pace fiscale in modo da permettere ai contribuenti debitori di avere la possibilità (più agevolata) di saldare i propri debiti con il Fisco, senza dover arrivare necessariamente a misure di espropriazione forzata. 

E sono, infatti, diverse le sanatorie attualmente disponibili che permettono in modo diverso di regolarizzare le proprie posizioni debitore, accanto alla nuova rottamazione 2023. Vediamo quali sono e cosa prevedono. 

  • Rottamazione e condono cartelle e multe 2023
  • Sanatoria con pagamento unico di 200 euro chi può farla
  • Sanatoria cartelle e multe con interessi ridotti al 3% cosa prevede e per cosa si può richiedere
  • Ulteriori sanatorie fiscali per multe e cartelle in vigore nel 2023 quali sono
  • Nuova ulteriore sanatoria fiscale possibile con riforma Fisco 2023
  • Proroghe ufficiali tempi adempimenti e sanatorie 2023


Rottamazione e condono cartelle e multe 2023

La prima soluzione disponibile per pagare cartelle e multe quest’anno in modo agevolato e ridotto è certamente la nuova rottamazione 2023 che prevede il condono totale di multe e cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015 di importo inferiore o pari a mille euro. In tal caso, il debito viene direttamente cancellato dall’Agenzia delle Entrate senza alcuna necessità che il contribuente debitore presenti alcuna specifica domanda di adesione al piano.

Passando alla rottamazione, per cartelle e multe di importo superiore ai mille euro ricevute fino al 2022 è prevista la possibilità di pagamento agevolato, con versamento solo della quota capitale calcolata senza sanzioni, né interessi, né altre somme a titolo di aggio.  

Per aderire alla nuova rottamazione 2023 bisogna inviare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 aprile e, al momento della risposta al contribuente, le Entrate comunicano anche l’importo del debito, in quante rate saldare il debito e come pagarle, secondo un piano temporale ben definito.

Chi decide, infatti, di regolarizzare la propria posizione con la nuova rottamazione 2023 può saldare il debito in un’unica soluzione (entro il 31 luglio 2023) o a rate. In tal caso è previsto un pagamento in massimo 18 rate e fino a 5 anni.

In tal caso, le prime due rate devono essere pari al 10% delle somme dovute e si devono pagare il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023, mentre le date successive da rispettare per il piano di pagamento a rate (16 mancanti) dal 2024 sono le seguenti:

  • 28 febbraio;
  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.
Le rate devono essere tutte di uguale importo e pari al 5% del debito complessivo. Ciò significa che chi, per esempio, ha un debito da saldare di 30mila euro circa, nonostante cancellazioni di sanzioni e interessi, dovrebbe comunque pagare 25mila euro, con le prime due rate da 2.500 euro l’una, da pagare già il 31 luglio.

Sanatoria con pagamento unico di 200 euro chi può farla

Altra sanatoria disponibile ma valida solo per alcuni casi specifica è quella che permette di pagare 200 euro in misura fissa, o in due rate o in un’unica soluzione, per saldare i propri debiti con il Fisco ma si tratta di una possibilità valida non per tutti coloro che hanno ricevuto cartelle per debiti con il Fisco ma solo per contribuenti che ricevono avvisi o cartelle per violazioni formali, per esempio per irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che rientrano nelle violazioni formali che possono essere regolarizzate con il pagamento dei 200 euro:

  • omessa comunicazione della proroga o della risoluzione del contratto di locazione soggetto a cedolare secca; 
  • invio tardivo di fatture e corrispettivi;
  • invio in ritardo della comunicazione Iva, o altre comunicazioni tardive;
  • trasmissione irregolare di corrispettivi; 
In questi casi, basta versare una somma pari a 200 euro per ogni periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni e rimuovere le irregolarità od omissioni. I termini di pagamento sono stati prorogati dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 per regolarizzare violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022 e per chi decide di pagare in due rate la seconda resta fissata al la seconda entro il 31 marzo 2024.

Sanatoria cartelle e multe con interessi ridotti al 3% cosa prevede e per cosa si può richiedere
Altra nuova sanatoria in vigore permette di pagare, invece, gli avvisi bonari ricevuti per imposte, contributi previdenziali contestati dal Fisco, con interessi e somme aggiuntive in maniera ridotta, calcolate al 3% invece che del 10% e con interessi al 3,5%.

La sanatoria 2023 con sanzioni al 3% invece che al 10% vale solo per gli avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per cui la definizione agevolata vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2022 e sia per le imposte dirette sui redditi e sia per l’Iva.   

Ulteriori sanatorie fiscali per multe e cartelle in vigore nel 2023 quali sono

Ci sono poi ulteriori sanatorie in vigore per saldare in maniera agevolata i propri debiti con il Fisco, come:

  • possibilità di pagamento agevolato degli atti di accertamento, atti formali dell’Amministrazione finanziaria di contestazione al contribuente, che per essere soggetti ad agevolazione che prevede sanzioni ridotte, da un terzo a un diciottesimo del minimo di legge, per gli accertamenti con adesione relativi a processi verbali di contestazione consegnati entro il 31 marzo 2023, non devono essere stati impugnati e non devono essere scaduti i termini per presentare il ricorso;
  • pace fiscale per controversie tributarie pendenti al primo gennaio 2023, che interessa tutti i giudizi, e, in particolare, per i giudizi in primo grado, è previsto il pagamento del 90% delle imposte; per il secondo grado di giudizio, è previsto il pagamento del 40% delle imposte, se la sentenza di primo grado è stata favorevole al contribuente, e se anche la sentenza di secondo grado è stata favorevole al contribuente si paga solo il 15% delle imposte, mentre se davanti alla Cassazione il contribuente ha sempre vinto, si paga il 5%;
  • novità per criptovalute, che prevedono un regime fiscale per i guadagni da criptovalute, con plusvalenze iscritte nei Redditi Diversi e tassate al 26%, di esenzione dal pagamento delle tasse fino ai 2 mila euro annui e una sanatorie per i guadagni passati e per aderire alla regolarizzazione delle criptovalute detenute fino al 31 dicembre 2021 a cui si può aderire presentando una domanda di emersione delle criptovalute detenute e, se risulta una plusvalenza, si paga un'imposta sostitutiva del 3,5%.

Nuova ulteriore sanatoria fiscale possibile con riforma Fisco 2023

Accanto alle nuove sanatorie già in vigore, è possibile che una nuova sanatoria fiscale per sanare i propri debiti con il Fisco sia definita con la nuova riforma del Fisco. E’ stata, infatti, annunciata in Consiglio dei Ministri una nuova sanatoria per dare ancora una nuova possibilità ai cittadini debitori con lo Stato di regolarizzare le proprie posizioni in maniera agevolata ma non si sa ancora come e per chi sarà effettivamente,

Al momento si sa solo che la nuova sanatoria dovrebbe riguardare gli atti di contestazione delle sanzioni ma sono ancora poche le notizie trapelate su cosa dovrebbe prevedere nel dettaglio la nuova sanatoria e come potrebbe funzionare.

Proroghe ufficiali tempi adempimenti e sanatorie 2023

Accanto alle sanatorie in vigore per sostenere i cittadini in debiti con il Fisco e agevolarli nei relativi pagamenti, il governo ha rivisto anche il calendario delle attuali tregue fiscali, con proroghe dei termini per le sanatorie in vigore per il ravvedimento speciale e la regolarizzazione delle violazioni formali.

Oltre ad essere stato prorogato al 30 ottobre 2023 il termine per la regolarizzazione delle violazioni formali commesse fino al 31 ottobre 2022, per cui è necessario effettuare il versamento di 200 euro, è stato prorogato anche il termine per il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie con pagamento della sanzione ridotta a un diciottesimo del minimo versando la prima o unica rata dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023.

Prorogati al 30 settembre anche i termini per:

  • le definizioni delle controversie tributarie, il cui termine per presentare apposita domanda è fissato entro il 30 giugno;
  • la conciliazione agevolata delle controversie tributarie, che consiste nelle possibilità di stipulare un accordo conciliativo entro il 30 giugno 2023 di beneficiare della riduzione delle sanzioni a un diciottesimo del minimo;
  • la rinuncia agevolata delle liti pendenti in Cassazione, che prevede lo stesso beneficio sulle sanzioni, con la rinuncia entro il 30 giugno 2023 al ricorso principale o incidentale.