Tutto quello che bisogna sapere su carta acquisti al via a Luglio (incluso come aumentare valore e bonus simili)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Tutto quello che bisogna sapere su carta

Come funziona la nuova Carta Acquisti al via da luglio e bonus che si possono richiedere, cumulabili, per aumentare valore

Debutta tra pochi giorni la nuova carta acquisti 2023 come ulteriore misura di aiuto per cittadini e famiglie costretti a vivere in difficoltà economiche. Dal mese di luglio è, infatti, possibile iniziare a presentare la domanda per usufruire del beneficio. Vediamo allora di seguito, nel dettaglio, tutto quello che bisogna sapere su carta acquisti al via a Luglio (incluso come aumentare valore e bonus simili).

  • Carta Acquisti 2023 requisiti e importo previsto
  • Come aumentare il valore della Carta Acquisti 2023 e bonus simili disponibili 

Carta Acquisti 2023 requisiti e importo previsto

Per poter fare domanda per avere la Carta acquisti 2023, che deve essere richiesta presso gli uffici postali compilando apposito modulo, bisogna soddisfare specifici requisiti che sono:
  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o familiare di cittadino italiano o comunitario, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria;
  • essere iscritto nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • aver compiuto 65 anni di età o avere bambini fino a 3 anni di età;
  • avere un valore Isee entro i 7.640,18;
  • avere un patrimonio mobiliare (o unito a quello del coniuge) entro i 15mila euro di Isee;
  • non essere intestatari, o singolarmente o insieme al coniuge, di più di una utenza elettrica domestica, di utenze elettriche non domestiche o di più di una utenza del gas;
  • non essere proprietario di più di un autoveicolo, più di un immobile ad uso abitativo con quota superiore o uguale al 25%, o immobili non ad uso abitativo o di categoria catastale C7 con una quota superiore o uguale al 10%;
  • non usufruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni per ricoveri in istituto di lunga degenza o detenuto. 
La carta acquisti 2023 ha un importo di 40 euro al mese, viene ricaricata di 80 euro ogni due mesi per un importo complessivo annuo erogato dall’Inps di 480 euro. I soldi della Carta acquisti 2023 possono essere spesi solo per l’acquisto di prodotti alimentari di prima necessità e igiene e in negozi convenzionati.

Come aumentare il valore della Carta Acquisti 2023 e bonus simili disponibili 

Il valore della Carta Acquisti 2023 può aumentare cumulando altri bonus disponibili compatibili. Non può, infatti, cambiare l’importo della Carta Acquisti in alcun caso, i 40 euro mensili sono fissi e uguali per tutti a prescindere da chi la richiedere e composizione del nucleo familiare ma con altre misure di sostegno cumulabili, aumenta certamente il valore delle risorse disponibili per i cittadini beneficiari.

Per esempio, il valore della Carta Acquisti può aumentare se cumulata con l’assegno unico per i figli, che spetta sempre alla platea di beneficiari della Carta Acquisti, vale a dire famiglie con figli fino a tre anni, e il cui importo è variabile in base al valore Isee del nucleo familiare, a cui aggiungere eventuali maggiorazioni spettanti per legge.

La Carta Acquisti 2023 è cumulabile anche con la Carta risparmio spesa 2023, per cui chi ha diritto alla Carta acquisiti può anche richiedere anche la Carta risparmio spesa, valida per cittadini e famiglie con un Isee entro i 15mila euro, riconosciuta sotto forma di buoni spesa da usare negli esercizi commerciali per l’acquisto di prodotti alimentari e generi di prima necessità e che viene erogata dai singoli Comuni a cui bisogna presentare apposita domanda.

Chi richiede la Carta acquisti 2023 può anche usufruire del bonus affitti 2023, che ogni Comune bandisce come contributo per sostenere coloro che vivono in affitto e devono pagare un canone di locazione mensile, ma non può essere richiesta da chi percepisce il reddito di cittadinanza o reddito di inclusione, indennità di disoccupazione Naspi e Dis Coll, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito.