L'incredibile storia di una donna americana che cadendo durante una crociera si rompe un braccio ed è stata risarcita da Costa Crociere con oltre un milione di dollari. Ecco quello che è successo
Un rimborso, o per meglio dire un maxi risarcimento e indenizzo, è stato ricevuto da una passaggera da Costa Crociera. Ecco tutta la vicenda insieme ad altre storie recentemente accadute sempre durante crociere.
Non tutti i mali vengono per nuocere. È quello che deve aver pensato la donna americana vittima di un incidente durante la crociera che insieme alla famiglia stava conducendo a bordo della Costa Luminosa, una delle ammiraglie del Gruppo Costa Crociere. La turista si era rotta un braccio dopo aver inciampato in un secchio delle pulizie ed essere rovinosamente caduta a terra.
Tanto dolore per nulla? Niente affatto perché la donna è stata ripagata di tutto con un risarcimento super da parte di Costa Crociere. Più di un milione di euro, stando a quanto deciso dalla giuria della Florida che è stata chiamata ad esprimersi dopo le denunce esposte dalla donna. L’episodio si è verificato nel dicembre del 2015, ma solo oggi se ne sente parlare con maggiore insistenza proprio a causa del risarcimento super chiesto a Costa Crociere
Joyce Higgs, questo il nome della donna vittima dell’incidente che ha dato luogo alla richiesta di questo risarcimento super, quella mattina a bordo della Costa Luminosa, stava come al solito facendo colazione insieme alla sua famiglia. Niente faceva presagire a quello che sarebbe successo pochi minuti più tardi e che avrebbe cambiato per sempre la vita della donna e della sua famiglia. Joyce Higgs è infatti caduta a terra rovinosamente rompendosi un braccio, dopo essere inciampata in un secchio delle pulizie, lasciato colpevolmente in una traiettoria di passaggio dall’equipaggio addetto alla pulizia della nave. Questa almeno è stata la testimonianza rilasciata in tribunale dalla figlia Christina.
La donna, dopo la caduta è stata curata nel centro medico della nave e poi sbarcata sull’isola di Grand Turk, nei Caraibi dove ha deciso di ritornare sulla nave per completare la vacanza e rientrare negli Usa come da programma anche se le radiografie avevano accertato che il braccio era rotto. Finita la crociera e rientrata negli Stati Uniti la donna è stata sottoposta ad intervento chirurgico con l’inserimento di alcune viti e di una piastra metallica nella spalla. Il caso era poi finito in tribunale, dove Costa era stata condannata in prima istanza a rimborsare ben un milione e trecento mila dollari.
Sentenza annullata da una corte d’appello perché era emerso che la donna, durante la fase di deposizione pre-processuale, aveva raccontato di essere caduta diverse volte nel corso dell’anno precedente. Questo dato ha avuto ripercussioni sulle decisioni della giuria che infatti nel secondo processo ha deciso per un risarcimento più basso, seppure di poco. Costa Crociere ha dovuto risarcire la donna per un milione e duecento mila dollari.
.....qualche volta si possono trasformare in un incubo, anche se rimane una delle vacanze più belle di sempre per la maggior parte delle persone.
Per i passeggeri a bordo quella che doveva essere una tranquilla vacanza a bordo di una nave da crociera, si è presto trasformata in un’esperienza tremenda. Un viaggio che rischiava di trasformarsi in tragedia. Colpa di una tempesta che ha messo a dura prova tutti, lo scafo, l’equipaggio ed ovviamente i passeggeri. Una nave da crociera, un vero e proprio villaggio galleggiante con i suoi quattromila passeggeri ad affollarne i ponti, è stata costretta ad attraversare una tempesta che imperversava sull’oceano rendendolo praticamente insolcabile. Una tempesta diretta conseguenza dell’ondata di maltempo che ha colpito gli Stati Uniti di recente e che, tra neve, freddo e ghiaccio, ha gettato nel panico mezzo Paese.
L’equipaggio della nave da crociera, accusato, a cose fatte, dai passeggeri di non aver fornito le necessarie informazioni mentre le onde sfondavano i vetri e la situazione sembrava precipitare, ha dovuto compiere davvero un miracolo per evitare un disastro affrontando l’oceano con grande coraggio come dimostra un video che mostra lo scenario che si è presentato davanti ai loro occhi. Onde alte più di 10 metri e condizioni di navigazione a dir poco proibitive, hanno trasformato molto presto il viaggio in un vero e proprio incubo. La nave Norwegian Breakaway proveniva dalle Bahamas, e nell’ultima notte di navigazione si è imbattuta in questa tempesta. Molti passeggeri hanno accusato malori e hanno avuto momenti di panico.
Precisiamolo subito: questa volta non ci sono di mezzo incidenti e tragedie, ma i più comuni disservizi ai viaggiatori. E anche se le cronache turistiche raccontano spesso e volentieri di problemi in vacanza ovvero della trasformazione in incubo dei giorni più attesi dell'anno, le sensazioni di malessere, disagio e ira personalmente avvertiti non fanno mai un bell'effetto. L'accoppiata vacanza di Natale e crociera ai Caraibi non si è allora rivelata vincente per alcuni dei turisti che hanno scelto un modo alternativi per trascorrere le festività di fine anno. Stando infatti alle denuncia pubblica di Codici Corato, associazione a tutela dei consumatori, l'esperienza con la Costa Pacifica non si è rivelata tra le migliori, fino al punto di lamentare la ripetuta violazione degli obblighi di informazione e assistenza sia durante a crociera e sia al rientro in Italia.
Entrando allora più nello specifico dei disagi che i crocieristi avrebbero subito in occasione della loro vacanza ai Caraibi, si va dalle variazioni del programma iniziale allo smarrimento dei bagagli, dalla necessità per le famiglie a bordo della nave di riacquistare i generi di prima necessità passando per la proposizione di escursioni poco organizzate e differenti da quelle prospettate ovvero caratterizzato da lunghe file per lo sbarco e l'imbarco e guide non sempre parlanti italiano. A chiudere il cerchio delle lamentele, il rientro del volo per l'Italia sarebbe avvenuto in ritardo ritardo e perdita delle coincidenze che si è tradotta nel ritorno a casa con sette ore di ritardo. Stando alla ricostruzione dei crocieristi, per via dei bagagli non caricati in maniera tempestiva sul volo Alitalia Guadalupe-Roma, lo sbarco è avvenuto senza rispettare la tabella di marcia con conseguenti ripercussioni su tutta la catena del rientro.
Naturalmente si tratta della versione dei fatti dei crocieristi veicolata dall'associazione di consumatori e utenti Codici Corato. A oggi, non abbia traccia della replica pubblica e ufficiale da parte della compagnia di navigazione. E va da sé che occorrerebbe leggere con attenzione le condizioni della proposta di vacanza. Ma il dato certo è che un gruppo di turisti è tornato a casa scontento.
Le coincidenze hanno poi voluto che a bordo della nave ci fosse poi il responsabile di Codici Corato per cui è stato pressoché inevitabile che partisse un'azione di protesta pubblica che, stando a quanto riferito, si è sintetizzato nella richiesta di un rimborso, tra 1.000 e 2.000 euro. Non solo ha creato un gruppo WhatsApp come strumento di comunicazione e di aggiornamento, ma sta invitando i turisti della crociera a rivolgersi allo sportello di Codici Corato sia telefonicamente e sia via posta elettronica per ottenere consulenza e assistenza, anche in forma collettiva. Già, perché se le lettere di messa in mora sono già state inviate dall'associazione di consumatori, il loro legale sta minacciando la possibilità di avviare una class action.
Una crociera ai Caraibi su una delle navi e compagnie più apprezzate al mondo come la Royal Caribbean si è trasformata in un incubo
La Independence of the Seas una delle navi ammiraglie della flotta, altamente lussuosa e super moderna, era impegnata in un giro nei caraibi, quando ci sono stati 332 di passeggeri con problemi gastrointestinali raccontati alla Cnn e ad altre testate Usa quando sono ritornati sabato a Miami.
E' stata una esperienza orrenda, hanno dichiaratto in molti, affermando che in tanti stavano male sulla nave.
La Royal ha spiegato che u oltre 5500 passeggeri imbarcati solo poco più di 300 sono stati male, il 6% circa, e tuto si è potuto curare direttamente sulla neve con la strtuttra ospedaliera a borado e farmaci normalissimi da banco.
Non sono mancate le considerazioni e le polemiche su queste frasi rilasciate dalla soietà, in quanto molti degli ospiti hanno spiegato che erano assai di più quelli che stavano male, ma che in pochi riuscivano a raggiungere il centro medico proprio per il proprio stato di salute.
Al momento, comunque, si ricercano ancora le cause che sembrano non essere ancora state trovate.