Andare in bicicletta, tennis, jogging, piscine
Il piano di riapertura del governo contempla anche la ripresa degli sport, ma Solo quelli individuali perché quelli di squadra dovranno attendere più tempo.
C'è voglia di tornare alla normalità e anche il più in fretta possibile. Il periodo di lockdown per via della diffusione del contagio da coronavirus ha stravolto le nostre vite, costringendoci a rinunciare alle piccole e grandi abitudini.
E tra queste, una delle più discusse ha riguardato gli sport individuali, a iniziare dalla corsetta fino ad arrivare alle escursioni in bicicletta.
La domanda che runner e sportivi individuali si sono posti a più riprese in questi giorni di chiusura forzata è stata molto semplice: perché impedire di correre se non si entra in contatto con altre persone e dunque non ci sarebbe rischio di contagio?
Sono questioni destinate fortunatamente a essere dimenticate perché il piano di riapertura del governo contempla anche la ripresa degli sport.
Solo quelli individuali perché quelli di squadra, anche a livello professionistico, dovranno attendere più tempo per via del coinvolgimento di un gran numero di persone al di là degli atleti. In una posizione intermedia si trovano invece palestre e piscine per cui sono previsti provvedimenti specifici. Scopriamo allora i piani del governo:
I primi a poter ritornare alla normalità di sempre, seppur con una serie di limitazioni, sono gli amanti del jogging e della bicicletta.
Dal 4 maggio potranno rimettersi in pista con il rispetto del distanziamento sociale di 2 metri. Potranno insomma andare al di là della corsetta in prossimità dell'abitazione.
Proprio il rispetto delle distanze è fondamentale poiché l'utilizzo della mascherina per chi corre può creare problemi per la respirazione, ma durante l'attività fisica si produce sudore e magari ci si muove con la bocca aperta per cui il rischio contagio è più alto.
Via libera anche alla bicicletta in solitario, anche mountain bike, ma non alle corse su strada di gruppi di ciclisti.
Più lenta la rimessa in moto di piscine e palestre, attesa a metà maggio con una serie di regole da rispettare, o al massimo nel mese di giugno. No a sport di squadra e di contatto e forse sì al tennis.
Il piano governativo della ripartenza è estremamente graduale e prevede che vita sociale e sport individuali siano permessi con molta cautela e non immediatamente.
Le primissime attività ammesse sono infatti quelle produttive, ma solo se sono in grado di garantire la massima sicurezza ai propri dipendenti, e lo potranno fare già dal 27 maggio. Dal lunedì successivo, 4 maggio, quasi 3 milioni di persone torneranno al lavoro.
Entro l'inizio dell'estate dovrebbero essere allentate tutte le restrizioni, con bar e ristornati riaperti nell'ultima metà di maggio.
Entro la fine dell'anno si dovrebbe quindi tornare alla normalità, ma con una gestione flessibile ovvero pronti a bloccare di nuovo tutto in caso di ripresa del contagio.