Proviamo a interpretare le recenti dichiarazioni e gli ultimi comportamenti dei leader di partito per capire l'andamento dei sondaggi elettorali.
Con lo stop alla pubblicazione dei sondaggi elettorali in vista delle elezioni politiche, torna l'incertezza sul reale andamento delle preferenze di voto degli italiani. Intendiamoci, i partiti di centrosinistra e centrodestra continuano a organizzarli e sono perfettamente coscienti di come stanno andando le cose.
Due giornalisti italiani, Antonio Polito e Paolo Mieli, stanno però cercando di capire quali sono le tendenze e le previsioni attuali di chi potrà vincere sulla base dei comportamenti e delle dichiarazioni dei leader politici. Facciamo allora il punto della situazione facendoci guidare dalle intuizioni e dalla considerazione di queste due firme. Più esattamente, vediamo in questo articolo le previsioni aggiornate e dunque:
Da qui una serie di ipotesi verosimili: "Forse tradisce il fatto che uno spostamento elettorale è in corso al Sud, nell'area di confine tra l'astensionismo e i destinatari del reddito di cittadinanza? E magari che Forza Italia ha bisogno vitale di una trasfusione di sangue meridionale per non cedere di schianto? Se ci abbiamo visto giusto, e qualcosa sta succedendo nel Mezzogiorno, chi ne è il beneficiario?".
In parallelo, non è allora un caso che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle che ha introdotto il reddito di cittadinanza, sembri adesso più sicuro. Perlomeno in quelle zone del sud Italia in cui questa misura di sostegno al reddito sia più richiesta ed erogata, fino al punto da dichiarare una "guerra civile" nel caso di abolizione. Poi c'è la stessa Giorgia Meloni, numero uno di Fratelli d'Italia, che appare in affanno: "Un po' di braccino corto in vista del sospirato traguardo? O c'è dell'altro?", riflette e domanda ancora Polito.
E se ci fosse il ribaltone alle elezioni rispetto agli ultimi sondaggi?
Certamente interessanti sono quindi le riflessioni di Paolo Mieli in occasione della sua presenza a Coffee Break su La7. A suo dire, la tanto certa vittoria del centrodestra e in particolare di Giorgia Meloni non è affatto così scontata. Anzi, il vento sembra proprio cambiare.
Lo dice sulla base della maggiore sicurezza che sta mostrando Enrico Letta, leader del Partito democratico, solitamente più cauto: "Siamo abituati per comodità a rifarci ai vecchi sondaggi, ma non sappiamo quelli nuovi e soprattutto mi colpisce che Letta insista su questo concetto di vittoria".
Alla base della maggiore sicurezza ci sarebbe un deciso riavvicinamento al Movimento 5 Stelle. Sebbene quest'ultimo abbia perso quota rispetto a 5 anni fa, sarebbe ancora oggi una forza politica in grado di spostare voti e fare la differenza.
Il taglio dei parlamentari ha provocato una rimodulazione dei collegi elettorali, che tengono tra l'altro conto del numero dei residenti. Per la Camera ci sono 392 collegi in 28 circoscrizioni, al Senato 196 in 20 circoscrizioni. Le alleanza, dirette e indirette, sono fondamentali.
Non sfugge quindi la presenza dei vari Carlo Calenda, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Matteo Renzi su TikTok, la piattaforma social per giovanissimi.
A cui, a dirla tutta, si sono aggiunti anche Giuseppe Conte e Giorgia Meloni. Tra visualizzazioni, interazioni e conversione del successo sui social in termini elettorali, si tratta di un altro fronte aperto, nella convinzione dei leader politici che a pochi giorni dalle elezioni, la partita non è affatto chiusa.