Cittadinanza italiana, nuovi interventi del Tar e politici su nuove leggi, ritardi e tempii

di Marianna Quatraro pubblicato il
Cittadinanza italiana, nuovi interventi

Una serie di interventi del Tar e di diversi politici riguarda la cittadinanza italiana e importanti tematiche collegate.

Sono sempre tante le domande presentate da stranieri per avere la cittadinanza italiani e sempre troppo lunghe le tempistiche di risposta da parte del Ministero dell’Interno, senza considerare le tante proposte di revisione dei sistemi di concessione della cittadinanza italiana agli stranieri in Italia, tra nati nel nostro Paese e chi vi risiede e lavora regolarmente da poter essere considerato italiano tanto quanto un cittadino italiano.

Eppure sulla questione cittadinanza italiana si continua ancora a discutere, sempre animatamente, sempre su posizioni differenti fino ai nuovi interventi del Tar. Vediamo allora quali sono le ultime novità su cittadinanza e relativi interventi del Tar e politici su nuove leggi, ritardi e tempistiche. 

  • Nuovi interventi Tar su tempi per cittadinanza italiana
  • Cittadinanza italiana e nuove leggi per averla cosa potrebbe cambiare

Nuovi interventi Tar su tempi per cittadinanza italiana

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, la cittadinanza italiana può essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministro dell’Interno allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni successivamente alla adozione o allo straniero residente in Italia da almeno 10 anni e regolarmente impiegato e con un determinato reddito.

Sui tempi troppo lunghi per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri, le polemiche si susseguono da tanto, forse troppo ed è stato il Tar, su ricorso presentato da una cittadina straniera in attesa di avere la cittadinanza italiana da quasi cinque anni, a pronunciarsi sulle tempistiche che devono essere rispettate per lo svolgimento della pratica.

Stando, infatti, a quanto stabilito dal Tar, il termine per la definizione dei procedimenti relativi alle domande presentate per la cittadinanza italiana deve essere di settecentotrenta giorni dalla data di presentazione della domanda, vale dire di due anni al massimo. Niente più, dunque, infiniti ritardi di anni per avere risposte relative alle richieste di cittadinanza italiana.

Cittadinanza italiana e nuove leggi per averla cosa potrebbe cambiare

Anche il dibattito politico è di nuovo vivo sul tema della cittadinanza italiana e archiviata l’ipotesi di concedere la cittadinanza italiana per ius soli, legge che prevede l’acquisizione della cittadinanza solo per il fatto di essere nati sul territorio dello stato e che in Italia vale solo nei casi di apolidi, o figlio di ignoti, o per impossibilità di trasmissione della cittadinanza dei genitori, la politica torna a parlare di riforma per la cittadinanza italiana con una nuova proposta: quella dello ius scholae.

Secondo le ultime notizie, la nuova legge dello ius scholae prevederebbe, dopo il completamento del ciclo di cinque anni di studio nelle scuole italiane, la possibilità per i minori stranieri di avere la cittadinanza italiana. 

Si tratta di una possibilità che spetterebbe sia ai bambini nati in Italia e sia ai bambini che sono arrivati in Italia prima del compimento del 12esimo anno di età. Dunque, con lo ius scholae, dopo cinque anni consecutivi di scuola dell’obbligo in Italia, si potrebbe ottenere la cittadinanza italiana senza attendere il compimento dei 18 anni.